I cronometristi di Ragusa alla 1ª edizione “Expo – Isole Iblee”

La vetrinaAnche l’Asd “Hyblea” di Ragusa è presente con una propria vetrina alla 1ª edizione “Expo – Isole Iblee”, la kermesse promossa dal parco commerciale di Ragusa che ha aperto i battenti ieri mattina presso i locali dell’Irsap (ex facoltà di Medicina) nella prima fase della zona industriale di Ragusa e proseguirà fino a domani. Si tratta di un’iniziativa volta a dare lustro alle aziende ragusane e nello stesso tempo a fornire alcuni spunti di carattere ecologico, storico, culturale e soprattutto sociale. Diverse sono le iniziative, da quelle sportive a quelle enogastronomiche, bene allestiti risultano il salone d’epoca e il salone futuristico dove espongono le aziende ragusane.
La vetrina dell’Asd “Hyblea” è stata allestita nel salone d’epoca con diversi cimeli nel rispetto del claim della manifestazione “dal passato germoglia il futuro”, fra cui un Coffret costruito dalla ditta Favag di Neuchatel nella seconda metà degli anni 50 del secolo scorso, si tratta di un cofanetto che ha al suo interno un’elettrocalamita che, ricevendo un impulso da un contatto esterno in chiusura, aziona un martelletto il quale, a sua volta, picchia su un sistema di leve poste al di sotto dello stesso, schiacciando un pulsante di un cronometro, fissato al cofanetto per mezzo di ganasce, determinando l’arresto della lancetta dei secondi.
Di certo non potevano mancare i “cipolloni”, ossia i cronometri dalle diverse sfere che segnano il tempo anche in decimi. Chi li ha utilizzati ha ancora vivo il ricordo di come veniva calcolato il tempo sui giri, effettuando differenze o somme in sessagesimi e decimi, erano gli anni in cui in gara, venivano ricopiati velocemente, in alcuni stampati, i tempi, poi con la collaborazione dei “prendinumero” che avevano il compito di annotare senza farsi sfuggire i concorrenti che transitavano sul traguardo, si procedeva all’accoppiamento dei tempi e dei numeri dei concorrenti per poter compilare la striscia. Non era compito facile ma erano gli anni in cui il cronometrista si distingueva perché doveva essere anche un bravo matematico.
Fotocellule, pressostati, M500, 1210 della Telecron, 1510 della Digicron, microprint, gagliardetti dell’associazione, il libro dei 90 anni della Federazione nazionale dei cronometristi e tanti altri strumenti di rilevazione del tempo completano la ricca vetrina.

Oggi la figura del cronometrista si è notevolmente evoluta, ma l’attenzione deve essere sempre massima infatti l’utilizzo di moderni software di gara, il controllo dei dati trasmessi dai trasponder, presuppongono la conoscenza dei regolamenti di gara e anche dell’utilizzo del pc. E’ bello vedere a fine gara, con un paio di clic, le classifiche stilate in tutte le salse, non costituisce più un problema se un gruppetto di atleti o di moto tagliano il traguardo tutti insieme quando prima era difficile leggere i numeri, non si fanno più le carte in carta carbone, ma si pubblicano direttamente sul sito della Federazione e ci si confronta nei momenti di pausa sulla pagina di Facebook “cronometristi ragusa”.

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