MODICA, GIOVANNI GIURDANELLA: “LA MARCIA IN PIÙ PER I SERVIZI SOCIALI STA NELL’ACCREDITAMENTO DELLE COOPERATIVE, NEL RENDERE SPECIFICI GLI INTERVENTI DELLA 328 E NEL PROMUOVERE SINERGIE CON LA CARITAS. LE NOSTRE PROPOSTE PER DARE RISPOSTE DI QUALITÀ AI PIÙ DEBOLI”

Giovanni-Giurdanella-RTM240x240L’esperienza maturata nei Servizi sociali, in quest’ultimo anno da assessore al ramo, mi dà la consapevolezza che anche questo settore necessita di una ripartenza “con una marcia in più”, ovvero con una riforma del sistema che possa meglio coniugare la necessaria riduzione della spesa pubblica, già concretizzata nelle previsioni del Piano di riequilibrio, con l’altrettanto necessaria garanzia della qualità dei servizi per gli utenti. A dichiararlo è il candidato sindaco di Modica Giovanni Giurdanella.

Abbiamo dedicato un’intera sezione del nostro programma alla “attenzione alle persone”, proprio perché crediamo che, pur in un contesto di rigore e anche di scelte difficili, compito di un’Amministrazione pubblica sia quello di prendersi cura dei propri cittadini e in particolare dei più in difficoltà.

Per la gestione dei Servizi sociali comunali, afferma Giurdanella, l’idea prioritaria è quella di creare un albo di associazioni e cooperative accreditate ai cui i cittadini potrebbero rivolgersi liberamente: il Comune provvederebbe in questo caso a fornire direttamente i voucher spendibili in servizi.
In questo modo la spesa sarebbe molto più controllabile e gestibile con elasticità in relazione alle esigenze degli utenti, senza difficilissimi riflessi occupazionali ogni qualvolta si decida una modifica o una riduzione del servizio per esigenze finanziarie o degli utenti. Nella stessa ottica è opportuno dare avvio a un progetto di autogestione dei centri per anziani.

Per quanto riguarda invece i servizi finanziati con i fondi regionali della legge 328/2000, si intende promuovere un accordo con gli altri Comuni del distretto per concentrare le azioni del piano su pochi ma necessari servizi (disabili e anziani) al fine di sopperire alla compressione della spesa nei servizi già forniti dal Comune con mezzi propri.

Inoltre, sulla scia della collaborazione già sperimentata in anni passati, si deve continuare a promuovere sinergie con la Caritas (vedi ad esempio la creazione di alloggi per la pronta accoglienza) e con le altre istituzioni oggi presenti sul territorio, coordinando le rispettive azioni, anche con una compagna di comunicazione, al fine di accrescere la risposta ai bisogni dei cittadini.

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