I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un giovane ricercato dalla Procura della Repubblica di Bolzano per spaccio di stupefacenti.

HASSEN_Ouadhah_1988Hassen Ouadhah, 24 anni, era arrivato da giovanissimo nella provincia iblea. Da qui s’era trasferito in Alto Adige, a Bolzano, dove aveva avviato una remunerativa attività di spaccio di droga, principalmente eroina. Già nel 2009 era stato arrestato una prima volta poiché pizzicato in flagranza a vendere una dose di “ero” insieme a un connazionale. Negli anni, oltre a diversi casi di spaccio di droga flagrante, gli erano stati contestati anche il furto e la ricettazione, nonché svariate violazioni al divieto di ritorno nel comune di Bolzano.

Finché nel febbraio 2012 i carabinieri della Compagnia di Egna lo avevano notato sul treno proveniente da Verona, agitarsi in maniera anomala nei pressi dell’uscita dal vagone. Fermatolo, gli avevano trovato un etto di eroina nelle mutande, droga che aveva acquistato a Milano e che era destinata a rifocillare il mercato locale. I militari della Compagnia di Egna avevano anche esteso la perquisizione all’abitazione del giovane, ove avevano trovato altri trenta grammi dell’oppiaceo e tre flaconi di metadone, oltre a un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Così i militari oltre a Hassen avevano arrestato anche la sua convivente, una giovanissima altoatesina.

Terminato un breve periodo di custodia cautelare, il giovane tunisino era ritornato in Trinacria e precisamente a Santa Croce, probabilmente per sottrarsi all’attenzione dei carabinieri di Egna, che però avevano prontamente informato i colleghi della Stazione camarinense.

Dopo alcuni mesi, definiti i procedimenti penali e stabilito il totale della pena da scontare da parte della Procura della Repubblica Bolzanese, ai carabinieri santacrocesi non è stato difficile rintracciarlo e mettergli le manette, dovendo pagare alla giustizia italiana un dazio residuo di tre anni, undici mesi e dodici giorni di reclusione, nonché 14.000 euro di multa. Dopo il rituale foto-segnalamento, il giovane Ouadhah è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa, da dove uscirà quasi ventottenne e – si spera – meno incline a delinquere.

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