IL DECRETO LEGGE 35 PERMETTERA’ DI SFORARE IL PATTO DI STABILITA’. LA SENATRICE PADUA: “UNA GROSSA BOCCATA D’OSSIGENO PER CHI E’ IN ATTESA DI PAGAMENTI DAI COMUNI E DALLE PROVINCE”

Venera PaduaLa senatrice del Pd, Venera Padua, chiarisce altri aspetti relativi al decreto legge 35 che è stato approvato in Senato dopo la disamina di alcuni emendamenti. “Tra questi, poi esitati favorevolmente – spiega – ci sono quelli che contemplano la possibilità di sforare il Patto di stabilità che ha rappresentato una evidente ingessatura per Comuni e Province. In particolare, l’emendamento, che è stato concordato con l’Unione Province Italiane e l’Associazione nazionale dei Comuni, fornirà la possibilità, non appena ci sarà l’approvazione definitiva, di escludere dai vincoli del Patto di stabilità i pagamenti dei debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 e dei debiti in conto capitale per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il 31 dicembre 2012, inclusi i pagamenti delle Province in favore dei Comuni. Ma non solo. E’ previsto di saldare i debiti con i professionisti che attendono di essere pagati dalle pubbliche amministrazioni. L’altra novità è che il Governo restituirà circa 600 milioni di euro relativi ad un gettito Imu non dovuto che era stato pagato dai Comuni allo Stato per gli immobili produttivi di proprietà dei Comuni stessi. Il decreto ha inoltre posticipato dal 30 giugno al 30 settembre 2013 il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione per gli Enti Locali ed infine ha concesso una proroga di 6 mesi ai comuni per avvalersi del servizio di riscossione delle società concessionarie. Introdotto anche un regime transitorio per la Tares (tassa sui rifiuti) sulla base di quanto richiesto dai Comuni. Il provvedimento viene anche incontro alle esigenze di spesa degli enti locali territoriali perché autorizza l’utilizzo dei proventi delle concessioni e delle sanzioni in materia edilizia per il finanziamento di spese correnti e di manutenzione ordinaria. Ci auguriamo che tali risorse vengano spese oculatamente dai comuni, in particolare per rispondere alla crescente emergenza sociale che coinvolge singoli e famiglie”. La senatrice Padua, altresì, sottolinea che “una volta che sarà concluso nel 2014 l’iter dei pagamenti effettivi (40 miliardi di euro), l’Italia tornerà ad essere un Paese più civile e potremo finalmente uniformarci alla normativa europea, per altro richiamata in questo provvedimento, che prevede il saldo del pagamento entro 30 giorni dalla data di emissione di fattura per tutte le pubbliche amministrazioni centrali e periferiche”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa