LiberaModica. Un superdebito per pagare i debiti, forse non c’era alternativa ma ciò documenta le responsabilità del centrodestra e della Giunta-Torchi

simona pitinoIn questi giorni, dichiara il candidato sindaco di LiberaModica Simona Pitino, abbiamo ascoltato attestazioni di giubilo per la concessione al Comune di Modica di un prestito di oltre 40 milioni di euro per il pagamento dei debiti verso fornitori. Un nuovo debito per pagare i debiti! Sia chiaro, la rateizzazione trentennale di questo nuovo debito rappresenta un fatto positivo e, per gli effetti specifici che potrà produrre, va considerato come tale. Ma ciò non giustifica alcuna minimizzazione del problema impietosamente descritto dalle cifre, difficilmente opinabili.
Il Comune di Modica in Sicilia è quello che aveva chiesto la cifra più alta (64 milioni 463 mila euro) e che ha ottenuto, per proporzione percentuale, la cifra più alta, 40 milioni 290 mila euro, più di un quinto della somma complessiva attribuita in Sicilia a tutti i Comuni e alle Province che ne hanno fatto richiesta. Il secondo Comune in classifica in questa lista nera, Augusta, ne aveva chiesto 24 e ne ha ottenuti 15, cioè appena un terzo rispetto a Modica. Diversi altri Comuni, come Catania, in condizioni analoghe a quelle di Modica per avere aderito ad un piano di riequilibrio finanziario, hanno rinunciato a chiedere un nuovo prestito per non rimanere strangolati dal doppio debito con ipoteca pesante sulle nuove generazioni. Ma, in ogni caso, pur reputando un fatto comunque positivo la concessione di questo nuovo prestito, rimane un dato: la responsabilità gravissima di chi ha portato il Comune a questa situazione. E tale responsabilità risiede in grandissima parte negli atti e nelle scelte scellerate compiute dall’amministrazione-Torchi, in carica dal 2002 al 2008, la quale si è caratterizzata per una gestione finanziaria dissennata, finanziando spese effimere e canali clientelari che hanno prodotto un consenso di breve periodo alla parte politica maggiormente responsabile del disastro in cui è stata ridotta la città (l’Udc di Drago e il centrodestra di cui faceva parte) ma che ben presto ha presentato il conto.
Se la città vuole aprire finalmente una pagina nuova per una gestione diligente, onesta e saggia della cosa pubblica, deve innanzitutto allontanare dall’amministrazione comunale le persone e i rispettivi partiti di appartenenza che hanno prodotto questa situazione e poi, tra le forze politiche e le persone estranee a questo lascito così pesante, scegliere le più serie, credibili, autorevoli, animate da disinteresse particolare e votate, con passione dedizione e competenza, al servizio alla città.
LiberaModica, conclude Simona Pitino, è nata per questo e offre agli elettori e alle elettrici un progetto di autentico cambiamento.

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