Ragusa, non si riconosce più nell’Avis e si dimette

AvisSi dimette da socio Avis di Ragusa perchè non si riconosce più nell’associazione. Massimo Maiurana lo fa con una lettera al presidente della sezione Avis di Ragusa, Giovanni Dimartino. Ecco esposte le motivazioni.
Ho deciso di dimettermi da socio Avis. Dopo 25 anni dalla mia iscrizione, dopo aver donato oltre il triplo del sangue che il corpo di un adulto può contenere, ho realizzato di non riconoscermi più nell’associazione di cui mi sono pregiato di fare parte. Continuo tuttavia a ritenere l’atto della donazione qualcosa di immensamente importante, e perciò sarei lieto di poter continuare a donarlo da “esterno”, o in alternativa di poter ricevere indicazioni su come farlo al di fuori dell’Avis.
Non riesco a riconoscermi in un’associazione che ritiene immeritevole una campagna di informazione che ha come oggetto il diritto delle persone di esprimersi, prima ancora che quello di decidere su quali cure accettare e su come affrontare gli ultimi giorni della propria esistenza. Perché č proprio di ciň che tratta la proposta di legge su eutanasia e testamento biologico per cui si stanno attualmente raccogliendo le firme dei cittadini. La stessa campagna oggetto della locandina che avevo semplicemente chiesto di esporre presso la vostra sede, e che peraltro era stata approvata dalle direzioni sanitarie degli ospedali ragusani. Ma stamattina, recandomi presso la vostra sede per la mia consueta donazione, ho constatato che la locandina non era stata esposta, e a richiesta di informazioni mi č stato risposto che probabilmente non era stata accettata. Eppure la proposta non verte sull’istituzione di una legge che obblighi alla morte i malati terminali, e certamente non è eversivo comunicare alla gente, nel nostro caso ai donatori ragusani, che puň esprimersi in merito; ma forse e’ proprio questo il timore, e cioč che i donatori di sangue siano persone di tale apertura mentale che potrebbero perfino recarsi in massa al comune per firmare, e magari a qualcuno (chi?) la cosa potrebbe dispiacere. A me dispiace sicuramente la presa di posizione della (ormai) vostra associazione, anche se alla luce di altri episodi del passato, che per il momento mi riservo, non mi ha sorpreso piů di tanto. Presa di posizione certamente legittima, ma che non posso assolutamente condividere e per questo rassegno, con amarezza, le mie dimissioni da socio Avis”.

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