Sono amarissimi i dati emersi dall’ultimo rapporto di Bankitalia riguardanti il vertiginoso aumento della disoccupazione nell’isola e il contemporaneo restringimento dell’accesso al credito. L’emergenza occupazionale ha raggiunto picchi elevatissimi, basti pensare che in Sicilia sono stati persi 38mila posti di lavoro nell’anno scorso e a soffrirne di più sono le famiglie e i giovani. Un calo occupazionale quasi del 7% si è registrato tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni e alla contrazione della disponibilità lavorativa è seguita una stretta del credito che ha messo in ginocchio le famiglie e le imprese che producono ed assicurano occupazione.
Nel 2012 sono calati dello 0,8% i prestiti delle banche e i primi dati di marzo indicano nuove riduzioni per le famiglie (-1%) e per le piccole imprese (-2,5%).
“Questi dati – ha spiegato il coordinatore cittadino dell’UdC Angelo Giacchi – dimostrano come la rigidità di un sistema bancario ingessato porti ulteriore sofferenza alle famiglie e alle piccole imprese e non risolva il problema dell’indebitamento. Specie in un momento così delicato sarebbe auspicabile che le banche riaprano i cordoni del credito, concedendo ossigeno vitale alle famiglie per poter riattivare un sano circuito economico”.
“Un circuito economico privato del suo motore fondamentale, cioè la circolazione del denaro, si deprime e ingenera un calo dei consumi e un calo della domanda di prodotti e servizi. Ciò ha portato alla chiusura di attività commerciali ed alla perdita di migliaia, oltre a non crearne più, di posti di lavoro”.
“Purtroppo proprio Vittoria – ha aggiunto Giacchi – è stata teatro di una terribile tragedia che ha toccato tutta la comunità. Gli immobili all’asta sono migliaia, le famiglie che non arrivano alla fine del mese altrettante e quindi ora più che mai è necessaria un’inversione di tendenza da parte degli istituti di credito”.
“Riattivando le forme di erogazione di denaro si permetterebbero nuovi investimenti in due settori strategici come l’agricoltura e il turismo. Proprio Vittoria potrebbe divenire la città capofila di un volano di sviluppo e progresso. Basti pensare alla nostra produzione agricola di primissima qualità, che arriva nelle tavole delle famiglie di tutta Italia e dell’Europa intera ed all’apertura dell’Aeroporto di Comiso e al nostro mare cristallino di Scoglitti”.
“E’ il momento – ha concluso Giacchi – di invertire la tendenza, tenuto conto anche della discreta annata agraria e l’UdC si farà portatrice di queste esigenze per la creazione di investimenti nei settori strategici, come l’Agricoltura ed il turismo, in grado di creare posti di lavoro e riportare serenità nel focolare domestico ormai minato da una crisi terribile. Per la sua posizione strategica Vittoria può mettere sul tavolo carte importanti ed essere un centro di eccellenza agroalimentare e turistico”.
“Dati agghiaccianti provenienti dal rapporto di Bankitalia. L’UdC di Vittoria invita le Banche a riaprire i cordoni del credito alle famiglie e alle imprese produttive”
- Giugno 12, 2013
- 2:54 pm
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