Depositata dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, la sentenza nei confronti di tredici proprietari di immobili estivi che avevano realizzato passerelle in calcestruzzo sulla scogliera tra Marina di Modica e Maganuco per potere raggiungere dalle abitazioni il mare, senza il fastidio degli scogli. Il magistrato ha assolto tutti con la formula il fatto non sussiste. Si tratta di Michele Cappello, Ercole Mavilla, Natala Floridia, Antonino Iabichino, Maria Grazia Iabichino, Giovanni Candiano, Salvatore Montineri, Rosario Amore, Orazia Mescia, Giuseppa Belluardo, Giorgio Alecci, Giurdanella Concetta e Giuseppa Flamingo, difesi dagli avvocati Gaspare Abbate, Gianni Mavilla e Luigi Piccione. Su di loro era scattata un’inchiesta della Capitaneria di Porto di Pozzallo che dopo controlli e monitoraggi aveva accertato l’occupazione di spazi demaniali. L’indagine, scattata cinque anni fa, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tredici proprietari delle villette. In buona sostanza avrebbero, secondo l’accusa, allungato la strada privata che costeggia gli edifici di residenza estiva utilizzando calcestruzzo in modo da facilitarsi l’accesso sugli scogli e in alcuni casi rendere più semplici le manovre per portare in mare o riportare nelle rispettive proprietà le imbarcazioni. La Capitaneria di Porto, oltre ad informare la Procura della Repubblica di Modica, trasmise gli atti all’assessorato regionale competente che aveva adottato le sue misure chiedendo un indennizzo di trentamila euro ed emesso ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. Il processo riguardava l’accusa di violazione del codice della navigazione e nella fattispecie per occupazione di spazio di proprietà del demanio.
Scivoli a mare. Modica, tredici assoluzioni
- Giugno 12, 2013
- 6:18 pm
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