Modica, indagine Copai. Il processo alla società satellite Archè Kronu s’impantana

copai_palazzo_pandolfi-150x150Il processo stralcio all’indagine sul Copai, il Consorzio per la Promozione dell’Area Iblea, quello che riguarda la società satellite Archè Kronu, registra un nuovo intoppo e per questo gli atti sono tornati nuovamente sulla scrivania del presidente del Tribunale, come deciso dal Gup di Modica, Maria Rabini, dopo che ieri è stata rilevata una irregolarità. Già lo scorso mese di ottobre l’avvocato Ignazio Galfo, difensore del curatore speciale dell’Archè Kronu, Ettore Randazzo, aveva sollevato la mancata notifica dell’avviso di conclusione delle indagini al Consorzio sotto inchiesta che, dunque, non si era potuto avvalere di un difensore, anche di fiducia. Per questo la posizione della società era stata stralciata e il Collegio Penale aveva rinviato gli atti al Gup. Nell’indagine della Guardia di Finanza era stata ipotizzata l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, malversazione, estorsione. In questo procedimento i principali imputati sono il presidente del Copai, Sara Suizzo, che è socio anche dell’Archè Kronu e Giuseppa Zocco, anche questa socio. D mezzo ci sarebbe l’acquisto di alcune società e di un’emittente radiofonica di Modica, ma anche la vicenda della vendita a terzi di Palazzo Lanteri di Modica, sede del Consorzio, acquistato nel 2006 dalla Suizzo attraverso l’Archè Kronu. Il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, nel corso di una sua requisitoria nel processo principale, aveva definito la società Archè Kronu come “la cassaforte privata” del Copai. (*SAC*)

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