POLITICA E SOCIETA’ . La riflessione di Ballaro’

ballaròA lungo ho pensato che le esperienze negative producessero nell’uomo una maggiore accortezza e che questo pensiero riguardasse anche la politica. Forse, quanto appena detto varrà per altro nella vita ma è certo che non sempre vale nella politica. Già, la politica sembra non voler fare tesoro delle esperienze vissute o meglio imposte dagli uomini che dovrebbero occuparsi di amministrare i cittadini e pensare al bene della collettività, perché se così non fosse non dovremmo assistere a certi risultati che le elezioni fanno registrare.
A Modica, solo da un paio di giorni conosciamo l’esito di quell’esercito di candidati al Consiglio comunale, arruolato per esigenze di completare le liste e facendo finta di dimenticare l’importanza del ruolo d’un Consigliere che se non è idoneo, l’unico bene che potrà produrre sarà quello di riscaldare una sedia e in inverno può avere la sua importanza, ma di certo un male lo produce subito, togliendo spazio a chi magari ha certe potenzialità e si vedrà ridotta la possibilità di essere eletto per un inutile quanto dannoso frazionamento del voto.
Malgrado però non sia la prima volta che si riproponga questo scenario per le Amministrative, anche quest’anno ci siamo cascati votando gente che alla fine ha preso 20/30 voti, che di politica non conosce nemmeno il significato e non si capisce quale contributo potrebbe dare nella malaugurata ipotesi che venisse eletto.
Ma questo è forse il male minore rispetto al più grave fenomeno di rielezione di persone che non hanno aperto bocca per l’intera legislatura ( se non per starnutire), eppure vengono rieletti con un numero di voti che lascerebbe pensare solo a geni della politica,a veri astri nascenti, sebbene non abbiano mai fatto un solo intervento in Consiglio e mai potranno farlo.
Come funziona allora dalle nostre parti ? Eleggiamo i peggiori per riservarci l’opportunità di criticarli dopo ? Seguiamo gli ordini delle scuderie che pilotano le direzioni dei voti ? O come dicono alcuni malpensanti o bene informati (questo dubbio è atroce) nei vari bar della città, si sta tornando ai tempi in cui chi s’impegnava a votare i nomi suggeriti aveva guadagnato qualche pacco di pasta o un sacco di farina ? Beh, magari oggi non avendo più i forni in casa per fare il pane, qualcuno dice che si danno 50 euro per ogni voto. Sarà vero, sarà polemica da cortile dettata dall’invidia di chi non ce l’ha fatta ? Un dato è certo : alcuni dovrebbero spiegare a cosa attribuiscono un consenso fuori dal comune, posto che non si possa parlare di meriti né per il passato né per il futuro.

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