Sagra del pesce a Pozzallo, l’Ascom contesta le decisioni dell’Amministrazione Comunale: “Troppi 9 giorni, un danno per le attività commerciali”

gianluca_manentiIl presidente della sezione Ascom di Pozzallo, Gianluca Manenti, esprime il proprio disappunto con riferimento all’organizzazione della tradizionale Sagra del pesce in programma nel mese di agosto. “Così come è stata pensata – dichiara Manenti – sarà una manifestazione che è destinata a danneggiare buona parte delle attività che, proprio in piazza delle Rimembranze, a pochi metri dal padellone, hanno la propria sede. Gli uffici comunali, dopo la proclamazione della ditta vincitrice, una impresa di Ragusa, che si dovrà occupare della gestione organizzativa, ci dicono che non si può più tornare indietro. Non capiamo perché le associazioni di categoria debbano sapere quello che succede nella propria città sempre all’ultimo momento. Non siamo stati invitati quando si è parlato di ufficializzare il bando per la Sagra del pesce. Abbiamo, piuttosto, appreso dagli organi di stampa dei nove giorni di durata della manifestazione, senza che nessuno dei commercianti abbia partecipato alla stesura del bando in questione”. Manenti chiarisce che si tratta di un “fatto assolutamente grave perché il tessuto economico della città non può essere subordinato alle logiche turistiche. Si tratta – aggiunge Manenti – di nove giorni di sagra che rischiano di inficiare gli incassi di molti, in un periodo cruciale del mese agostano. Dobbiamo già fare i conti con la crisi che ha messo in ginocchio diversi investitori. Che facciamo con i pochi che resistono? Li danneggiamo a favore di un evento che sì richiama tanta gente ma che non porta liquidità ai commercianti per come dovrebbe? Inoltre, non sappiamo neanche quali saranno gli accorgimenti igienico-sanitari che si rendono necessari per una sagra così lunga. Tutti interrogativi che speriamo non siano forieri di un “flop” della manifestazione. E’ indubbio, però, che non guadagneranno né gli organizzatori della sagra né chi ha un’attività commerciale. Tutto ciò a scapito della riuscita della kermesse”. Manenti poi aggiunge: “L’approvazione del regolamento doveva essere concertato con la categoria commerciale, ma nulla di questo è stato fatto nonostante avessimo detto espressamente di volere collaborare sinergicamente per quanto concerne tutte quelle decisioni che riguardavano lo sviluppo economico locale e il comparto commerciale della nostra città”.

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