Truffa carosello. Si dichiarano innocenti gli imprenditori modicani Radenza

avv poidomaniEstranei ai fatti. Così si sono dichiarati ieri pomeriggio gli imprenditori del settore alimentare di Modica, Pasquale Radenza, 66 anni, e Fabio Radenza, 31 anni, zio e nipote, ma amministratori di due società diverse, comparsi davanti al Gip del Tribunale di Catania, Maggiore, per rispondere della frode fiscale da centomila mila euro nella quale sono coinvolti a seguito dell’indagine della magistratura inquirente etnea. I due erano assistiti dall’avvocato Salvatore Poidomani, ed hanno fornito ogni spiegazione al Gip, rispondendo a tutte le domande che sono state loro poste, chiarendo la rispettiva posizione e dichiarandosi, appunto, estranei alle accuse. Il magistrato, adesso, sarà impegnato a valutare l’esito dell’interrogatorio e la richiesta dell’avvocato Poidomani tendente alle scarcerazione(sono entrambi ai domiciliari)o ad un provvedimento meno afflittivo. La Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, aveva chiesto ed ottenuto dal Gip cinque ordinanze di custodia cautelare domiciliare nei confronti di altrettante persone, tra cui i Radenza, dopo avere dato seguito ad un’indagine della Procura di Modica che aveva colpito un fratello di Radenza sempre per quella che è denominata la “frode carosello”, nell’agosto del 2012. In questa inchiesta si stava seguendo la posizione di alcuni imprenditori etnei. Il settore resta sempre quello degli alimentari, casalinghi, detersivi beni di consumo. Viene ipotizzata una fittizia cessione intra-comunitaria di prodotti, che consentirebbe di costituire un plafond per ottenere esenzioni fiscali e cedere fittiziamente merce senza provvedere al pagamento dell’Iva. Ora come allora gli imprenditori, proprietari di catena di supermercati avrebbero finto che la merce fosse destinata ad esempio a Malta e, invece, non usciva mai dall’Italia, magari restava sui mercati catanesi o napoletani. Il Gip Maggiore deciderà, sull’esito degli interrogatori, nei primi giorni della prossima settimana. Insieme a Pasquale e Fabio Radenza, furono arrestati Ernesto Valore, Nunzio Valore, entrambi di Catania, e Francesco Accardi di Siracusa.

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