Il candidato a sindaco di Modica, Giovanni Giurdanella, ha completato le nomine dei componenti della sua futura squadra assessoriale. Gli assessori, con le rispettive deleghe, sono, Marisa Giunta – Vicesindaco, Personale e Bilancio; Antonio Ruta – Urbanistica e Lavori pubblici; Giancarlo Poidomani – Sviluppo economico, Digitalizzazione, Servizi al cittadino; Tato Cavallino – Manutenzioni ed Ecologia; Marcella Di Giorgio – Servizi sociali e Pubblica Istruzione; Viviana Pitino – Centro storico, Cultura e Turismo;
“Le capacità, le competenze e le esperienze – spiega Giurdanella – stanno alla base di queste scelte, attraverso le quali ho l’occasione e l’onore di valorizzare alcune delle persone che con convinzione hanno scelto di credere nel nostro progetto per la città e di investire la loro professionalità già nella fase della predisposizione dell’articolato programma con cui ci siamo presentati alla città.
Ce ne sono molte altre – giovani, entusiaste, preparate – pronte a continuare a mettere conoscenze e capacità a disposizione della futura azione amministrativa per la città: penso ad esempio a Francesco Lucifora nel campo dell’arte contemporanea, oltre che a Michele Gugliotta e Itria Schembari nel campo turistico, entrambi settori strategici e cruciali nel nostro programma di sviluppo economico della città, che pensiamo essenzialmente legato proprio allo sviluppo delle politiche culturali e turistiche.
Come ho già scritto nel mio programma, sono convinto che l’Amministrazione pubblica debba costituire un esempio nell’affermazione di un diffuso senso di cittadinanza.
La prima regola è il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni fondamentali del governo della città: e non può trattarsi solo di un proclama, ma di una reale disponibilità a cambiare nel profondo le strutture della politica e della cosa pubblica. Il rispetto dei principi di democrazia paritaria e di rappresentanza implica una particolare attenzione al coinvolgimento delle donne e dei giovani nel governo della città.
Altra regola fondamentale è l’abbattimento della distanza, nelle idee oltre che nella pratica quotidiana, tra amministratori e amministrati, e il rifiuto di qualunque forma di privilegio degli eletti rispetto agli elettori.
Negli anni passati chi ha amministrato la città – me compreso – lo ha fatto rinunciando, con atti formali, alle indennità di carica, sin dall’inizio parzialmente e infine totalmente. Non crediamo che questo sia giusto, perché tutti devono potersi mettersi a disposizione della collettività, a prescindere dalle loro personali possibilità economiche.
Per questo motivo la nostra proposta è un sistema di indennità di carica per obiettivi, che verranno riconosciute sulla base del raggiungimento progressivo, ma cadenzato e preciso, del programma amministrativo.