Ricettazione. Chiaramonte Gulfi, denunciati due giovani

CARABINIERI NOTTURNAI carabinieri di Chiaramonte Gulfi, al termine di un’attività d’indagine scaturita a seguito del furto di alcuni monili di oro compiuto tra il 2 e l’8 giugno scorsi ai danni di un’anziana, hanno deferito in stato di libertà per ricettazione, C.S, nata Treviglio, 23 anni, residente a Chiaramonte Gulfi, incensurata, e C.A, nato a Ragusa, 30 anni, residente a Comiso, incensurato. I due si sono resi responsabili in concorso della ricettazione di parte dei monili successivamente rivenduti presso una gioielleria ed un Compro-Oro della cittadina montana,

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VITTORIA. ARRESTATO RAPINATORE

 Emanuele MelfiDeve tornare in carcere Emanuele Melfi, vittoriese, 38enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio. Nel settembre 2010 aveva rapinato una gioielleria del centro di Vittoria. In concorso con altre persone non identificate, col volto travisato e facendo intendere di essere armato di pistola, aveva bloccato e gettato a terra la contitolare della gioielleria, minacciandola di “ammazzarla” se non gli avesse consegnato le chiavi della cassaforte e si era impossessato di gioielli di bigiotteria che aveva prelevato da alcuni cassetti. Per tali motivi Melfi nell’ottobre 2010 era stato tratto in arresto dalla Polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa.

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Camerino(Macerata). Muore in incidente stradale operaio sciclitano

ambulanzaE’ morto Marco Bonuomo, 41 anni, operaio sciclitano della Merloni, attualmente in cassa integrazione e residente a Castelraimondo. Era rimasto vittima di un incidente stradale tra la sua moto Ducati e un furgone, ieri poco prima delle 13, avvenuto a Camerino, in provincia di Macerata, dove viveva da qualche anno. La Ducati si è scontrata con un furgone Iveco, condotto da G.G., 38enne di Montecassiano, che viaggiava in direzione opposta.

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Vittoria, omicidio dell’insegnante. Convalidato l’arresto del bidello. Il suo legale rimette il mandato

LO PRESTIIl Gip del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, ha convalidato l’arresto del bidello vittoriese Salvatore Lo Presti, 69 anni, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia riguardante l’omicidio di sabato scorso all’interno dell’Istituto Comprensivo “Pappalardo” dell’insegnante di Religione, Gianna Nobile di 53 anni. Al termine dell’udienza di convalida il difensore, Santino Garufi, ha rimesso il mandato.

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Scicli, scatta un sequestro al depuratore di Palmintella

I carabinieri e la Guardia Costiera hanno sequestrato i sedimenti dei reflui depositati in un “letto” a cielo aperto presso il depuratore di Contrada Palmintella a Scicli. Si tratta di un ennesimo provvedimento della vasta inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Modica che è stato eseguito martedì scorso. Sono stati prelevati campioni dei reflui … Leggi tuttoScicli, scatta un sequestro al depuratore di Palmintella

Scicli, tentata estorsione a commercianti. Albanese alla sbarra

tribunaleAveva tentato un’estorsione nei confronti di due commercianti che non avevano, a loro volta, ceduto alla richiesta. Per questo aveva preso a vessarli con minacce anche armate. Ergys Pjeci, albanese di 27 anni, residente a Scicli, difeso dall’ avvocato Francesco Riccotti, di fatto detenuto a Ragusa, è accusato di stalking, tentata estorsione aggravata e continuata, minacce e molestie nei confronti di due coniugi sciclitani, proprietari di un negozio di giocattoli e uno di abbigliamento, Valentino Ingallinesi e Vincenza Arrabito, e anche della figlia, all’epoca diciassettenne, che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Rinaldo Occhipinti, nel processo davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Chiavegatti, Scifo Rada). E’ accusato anche di porto abusivo di coltello.

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Modica, “false invalidità”. Il Tribunale della Libertà da ragione al Gip

leontiniMinardo 160110Confermata dal Tribunale della Libertà di Ragusa  la decisione del Gip di Modica, Maria Rabini, che aveva rigettato la richiesta di adozione di provvedimenti afflittivi in campo patrimoniale a carico di alcuni indagati nell’inchiesta sulle false invalidità, che vede coinvolti, tra gli altri, anche gli ex parlamentari regionali Innocenzo Leontini e Riccardo Minardo. Sul rigetto della richiesta da parte del Gip si era appellata la Procura della Repubblica, che fondava, tra l’altro, i suoi elementi probatori anche sulle risultanze della perizia del consulente tecnico d’ufficio, nominato all’epoca(un alto ufficiale dell’Esercito).

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