Pozzallo, il sindaco e le accuse di Sel: “Il vaso è colmo”

Sindaco-Luigi-AmmatunaIl recente ed ultimo documento di Sinistra Ecologia e Libertà di Pozzallo, peraltro preceduto da altri documenti di uguale tenore, ha superato ogni limite!
La critica politica, il dibattito sulle idee e sui fatti amministrativi non può giungere all’offesa, alla diffamazione, al dileggio: il rispetto delle persone coincide in questo caso con il rispetto per le istituzioni e bisogna prendere atto che SEL di Pozzallo non ha rispetto né per le persone, né per le istituzioni che le persone rappresentano.
Luigi Ammatuna, sindaco di Pozzallo, si ritiene bersaglio, da un po’ di tempo, di attacchi offensivi e diffamatori che tentano di intaccare la sua onorabilità insinuando sospetti gratuiti e privi di fondamento circa “I veri intendimenti” che lo spingerebbero “a sostenere a spada tratta e acriticamente il piano di riqualificazione che è di diritto nullo, viziato nella forma e nella sostanza, illegittimo se non pure illegale”. Il sottoscritto dovrebbe, secondo il gruppo dirigente di SEL, “Giustificare ai cittadini il suo maniacale attaccamento a chi, dietro e davanti a questo progetto, sull’illegittima operazione coltiva interessi”. Il sottoscritto si sarebbe reso responsabile di “commistione con lobby e poteri forti”. L’amministrazione di cui il Sindaco è l’esponente sarebbe “inefficiente, incapace, compromessa”.
“Tutte queste accuse gratuite e diffamatorie – dice il primo cittadino – vengono rispedite al mittente! I Cittadini, infatti, conoscono vicende e storie personali di ciascuno.
Una volta per tutte, il Sindaco conferma la sua volontà di applicare rigorosamente le leggi: sia quelle che piacciono a SEL ed ai suoi accoliti e consiglieri giuridici, sia quelle che non gli piacciono. Non esiterà un solo istante e lo ha ripetuto più volte, ad assumere decisioni consone ai valori di onestà e correttezza che non è consentito a nessuno di mettere in dubbio; meno che mai a forze politiche che sulle questioni oggi agitate hanno assunto decisioni ondivaghe. Attenderà prima, come è giusto che sia per un rappresentante delle Istituzioni, il risultato dell’indagine amministrativa in corso ed il parere legale già richiesto. Senza alcuna volontà (quella proditoriamente indicata da SEL in un precedente documento) “di dotarsi di alcun alibi”, ma al solo scopo di portare rispetto ad una decisione del massimo Consesso.
La passione politica non può portare alla denigrazione dell’avversario!
Il dibattito politico avrebbe potuto essere mantenuto nei limiti del reciproco rispetto ammesso che le posizioni politiche fossero distanti: la verità è che si è voluto trasformare tutto in rissa senza che siano chiari i veri motivi di tale volontà distruttiva. Non vi sono, infatti, distanze eclatanti tra la posizione di chi denuncia le presunte illegittimità amministrative e chi, come lo scrivente, vuole far precedere i suoi comportamenti istituzionali da una visione chiara in ordine alle procedure seguite da chi fin’ora si è occupato del Piano integrato: gli uffici, la precedente Giunta Comunale, il Consiglio Comunale.
A quest’ultimo proposito non va dimenticato che con la partecipazione del segretario politico di SEL sono stati approvati gli atti del Piano integrato che oggi si ritengono (ed effettivamente potrebbero esserlo) illegittimi. Non si deve dimenticare che con l’accordo di SEL è stata approvata la variante urbanistica più delicata: quella che consentirebbe la realizzazione degli interventi edilizi privati su suoli da espropriare. Altro che variante per le strade pubbliche!
Ad oggi, però, il vaso è colmo ed ogni limite superato. L’integrità morale e la rettitudine amministrativa del sottoscritto sono state vilmente offese da chi è disposto a calpestare anche le persone e la loro dignità in ossequio alla propria ideologia e ai propri fini. A meno di una pubblica smentita del contenuto altamente diffamatorio del comunicato di SEL, il sottoscritto sporgerà querela perché i comportamenti di tutti vengano sottoposti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Darà in quella sede ampia facoltà di prova affinchè emerga la meschina falsità delle affermazioni calunniose messe in giro gratuitamente ed ognuno venga chiamato a rispondere dei propri comportamenti”.

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