Modica, l’incidente ferroviario in cui morì la piccola Larisa. Il Ctu e le sue conclusioni

treno regionaleDissente il consulente tecnico, Rosario Sinatra, circa lo stato della scaletta posta sul lato anteriore sinistro del treno che il nove marzo 2011 investì e provocò la morte di Claudia Larisa Memetel, una bambina rumena di sei anni. Il Ctu, infatti, ha confermato le perplessità all’epoca espresse dall’avvocato Francesco Riccotti, che patrocina i genitori della vittima, secondo cui era fortemente in dubbio che la scaletta si fosse danneggiata per via dell’impatto con la bambina che era stata sbalzata nella scarpata prospiciente la massicciata ferroviaria, riportando lesioni che ne avevano provocato la morte immediata. Il perito ha, infatti, consegnato le sue conclusioni che, nella sostanza, fanno emergere che la struttura era danneggiata da tempo e questo si rileverebbe anche dai segni di ruggine riscontrati. Si tratta di un passaggio importante poiché potrebbe portare a ipotizzare che la piena efficienza della scaletta avrebbe potuto investire la bambina che, però, secondo il difensore, poteva essere colpita in altra parte del corpo e magari poteva non morire. Quel giorno i genitori della minore erano andati in campagna e in prossimità della ferrovia, senza curarsi di controllarla, l’avrebbero lasciata sola(in evidente situazione di pericolo dovuto al luogo)sui binari ferroviari all’uscita da una semicurva, dove la vittima era stata investita all’altezza del Km. 349, 350 dal treno-passeggeri in servizio tra Ragusa e Siracusa. Il conducente, R.C., modicano, fu prosciolto preliminarmente. Il prossimo mese di luglio è fissato il processo in Corte d’Assise contro i genitori, Cati Memetel, 30 anni, e Vasile Memetel, 32 anni, rumeni, residenti a Modica, sono accusati di abbandono di persone minori aggravato e in concorso.

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