La prima sezione penale della Corte d’Appello di Catania ha dichiarato “non luogo a procedere” nei confronti degli otto imputati condannati in primo grado dal Collegio Penale del Tribunale di Modica (Patricia Di Marco, presidente, Lucia De Bernardin ed Elio Manenti, a latere)nel 2010, coinvolti nella maxi operazione della Polizia denominata “Hot Money”. A sette imputati era stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Complessivamente in primo grado erano stati inflitti 24 anni di reclusione circa a fronte della richiesta del pubblico ministero, Gaetano Scollo, che ammontava a 36 anni. La pena più pesante era stata inflitta all’ebanista Giuseppe Arena, 52 anni, originario della Calabria, condannato a 5 anni di reclusione poichè ritenuto l’organizzatore dell’associazione e per esercizio abusivo del credito; tre anni ciascuno erano stati inflitti a Giuseppe Sortino, 47 anni, Carmelo Coco, 53 anni, di Catania, Giovanni Ferreri, 56 anni, Alessandro Gelardi, 63 anni, di Ragusa, Renato Linvieri, 63 anni, e Antonino Ruta, 65 anni, ai quali era stata contestata, comunque, la semplice partecipazione all’organizzazione. Condannato a dieci mesi di reclusione e 5 mila euro di multa, Sebastiano Di Martino, ritenuto colpevole solo di esercizio abusivo del credito. Tutti e sette erano stati assolti dalle altre accuse che andavano dall’usura all’estorsione per intervenuta prescrizione. Il piemme aveva chiesto la condanna a 12 anni di reclusione e quattromila euro di multa per e Arena; cinque anni e quattromila euro di multa per Sortino e Linvieri; sei anni e milleottocento euro di multa per Coco; sette anni e sei mesi di reclusione e duemila euro di multa per Giovanni Ferreri; due anni e sei mesi di reclusione per Zacco; quattro anni e mille euro di multa per Gelardi, l’assoluzione per Ruta, Salvatore Ferreri e Di Martino. Per Arena era scattata l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per tutti quelli condannati a tre anni, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. L’operazione “Hot Money” fu eseguita nel luglio del 2003 dalla Squadra Mobile di Ragusa e dagli agenti del Commissariato di Modica. Le persone arrestate che furono undici, sette modicani, un ragusano e due catanesi. Uno di questi ultimi fu assolto con l’abbreviato. Secondo il pm, Arena era la mente della presunta organizzazione, e avrebbe depositato in conti bancari somme provenienti da attività illecita ricondotta all’usura e intestati fittiziamente anche a persone decedute. Le riscossioni sarebbero state appannaggio del catanese Carmelo Coco. Gli incontri si sarebbero tenuti presso un ristorante di Modica Alta. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Carlo Ottaviano, Giorgio Terranova, Ignazio Galfo e Salvo Maltese. I giudici dell’Appello hanno chiuso la vicenda per intervenuta prescrizione.
Modica. Operazione Hot Money. Prescrizione per tutti gli imputati dalla Corte d’Appello
- Giugno 22, 2013
- 9:16 am
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