No all’atteggiamento persecutorio di Riscossione Sicilia. A Pozzallo, Cna e Confcommercio promuovono una manifestazione che vedrà l’intera città mobilitata

La sede Cna a RagusaCi sono tanti modi per non fare nulla. Trucchi e piccole furbizie non ne mancano. Ma la Cna e la Confcommercio a Pozzallo non vogliono rimanere con le mani in mano. La condizione in cui versa l’economia reale del nostro territorio è grave ma non perché lo dicono i giornali o le tv bensì perché ogni giorno chiudono imprese e parecchi cittadini non hanno più un lavoro. La classe politica regionale e nazionale non è per nulla attrezzata, se non viene stimolata non riesce a concretizzare nulla, è lontana dai bisogni reali della gente. Non possiamo più rassegnarci all’attesa. Per questo Cna e Confcommercio hanno deciso che è il caso di farsi sentire un po’ di più e su un argomento preciso che ha un peso specifico maggiore rispetto agli altri: l’atteggiamento persecutorio di Riscossione Sicilia (ex Serit). La crisi non può essere argomento di semplice discussione da utilizzare nei soliti riti. Mentre si parla, infatti, le imprese chiudono, la cassa integrazione cresce, i licenziamenti fioccano e i disoccupati aumentano. Per questo il 26 giugno è stata organizzata una manifestazione pacifica che vedrà Pozzallo mobilitata. Un evento capace di fare emergere l’orgoglio e la passione di numerose imprese, la dignità di molti lavoratori, la rispettabilità della maggioranza dei pensionati e dei disoccupati, tutti tormentati, assillati da un sistema di riscossione incapace di guardare in faccia la realtà.

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