Pozzallo, abusi edilizi su aree del demanio marittimo. Nominato consulente

Gabriella-Olivieri-300x220Un consulente tecnico per stabilire se le accuse mosse agli imputati trovano conferma nelle specifiche misurazioni tecniche. Il processo davanti al Giudice onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celeste, vede sul banco degli imputati un’intera famiglia di pozzallesi, Elvira, Giorgio, Mario e Giuseppe Giordanella, e Carmela Giannone, difesi dagli avvocati Giorgio Terranova del Foro di Catania, e Gabriella Olivieri, del Foro di Modica, per via di un sequestro eseguito nei loro confronti dai carabinieri e dalla guardia costiera il 24 novembre 2009. Secondo l’accusa, il nucleo familiare pozzallese avrebbe occupato 1530 metri quadrati di suolo del demanio marittimo a mezzo di un’area pavimentata, oppoortunamente recintata con rete metallica, al cui interno insiste un immobile per civile abitazione, con un muro che, secondo l’accusa, ricadrebbe entro la fascia limite dei trenta metri di suolo demaniale, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione amministrativa atta a giustifica tale presunta costruzione. I fatti furono accertati in Contrada Tegolaio. Secondo la difesa, gli imputati avevano ottenuto nel 1969 un’autorizzazione con l’impegno a demolire o ad adeguare in caso di riformulazione dei confini demaniali, ex articolo 32 del codice per la navigazione. Il consulente nominato, Simone Incatasciato, dovrà consegnare al magistrato le sue conclusioni il prossimo 28 giugno. In queste settimane carabinieri e guardia costiera stanno continuando nell’azione di contrasto all’abusivismo e all’occupazione di aree demaniali e lo stesso nucleo familiare ne è stato coinvolto con il sequestro di un muro che, poi, il Tribunale della Libertà ha dissequestrato.

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