Il Movimento 5 Stelle Modica, Libera Modica e il Movimento dei Forconi, all’esito del ballottaggio del 23 e 24 giugno 2013, reputano opportuno fare delle brevi riflessioni finalizzate ad una personale analisi del voto. Il dato principale da prendere in considerazione è quello relativo al forte astensionismo che ha caratterizzato la fase di ballottaggio, a dimostrazione che gli elettori, con sempre maggiore determinazione, manifestano disaffezione al voto.
Tale disaffezione è sicuramente determinata dall’inadeguatezza dei partiti politici che da una parte non riescono ad interpretare il malcontento diffuso e dall’altra non riescono ad agire con azioni concrete ed adeguate alle esigenze sempre più pressanti degli elettori. Pertanto i Movimenti e i partiti politici in generale dovranno in primo luogo riavvicinare gli elettori al voto, con azioni concrete, costanti ed adeguate alle esigenze di tutela del bene comune e dell’interesse generale.
Altro dato importante è rappresentato dal fatto che gli apparentamenti “innaturali” non hanno premiato i candidati a sindaco da essi stessi sostenuto; ciò a dimostrazione che gli elettori rimangono delusi dall’intrecciarsi di interessi contrapposti che poco hanno a che vedere con la coerenza e che lasciano ampi dubbi sulla bontà delle azioni che ne potrebbero scaturire. Ragusa e Modica ne sono un esempio lampante.
Inoltre l’elezione di Ignazio Abbate a Sindaco di Modica è segno tangibile del malcontento delle periferie e delle campagne e delle attività economiche ad esse connesse troppo spesso abbandonate e relegate ad un ruolo marginale da parte di chi in passato ha governato la città.
Per tutto ciò i tre Movimenti, accomunati da diversi punti programmatici e di azione, si faranno parte attiva per intraprendere iniziative finalizzate tanto al controllo dell’operato della nuova amministrazione quanto a formulare proposte volte alla tutela del bene comune e dell’interesse generale, rispetto alle quali auspicano che quest’ultima dimostri sensibilità ed interesse.