L’atteggiamento vessatorio di Riscossione Sicilia (ex Serit) è diventato una questione centrale non più rinviabile. Un comportamento che contribuisce ad alimentare la preoccupazione del nostro tessuto economico sano, già depresso da una crisi economica senza precedenti. E’ quanto hanno affermato, ieri pomeriggio, i vertici di Cna e Confcommercio Pozzallo che hanno promosso, nella sala “Meno Assenza”, una iniziativa unitaria di protesta. C’erano il presidente provinciale Cna Giuseppe Massari con il segretario provinciale Giovanni Brancati, mentre la Cna territoriale era rappresentata dal presidente Angelo Modica e dal responsabile Enzo Spatola. Presenti anche Giuseppe Santocono (presidente Cna Vittoria), Giorgio Stracquadanio (responsabile Cna Vittoria) e Carmelo Caccamo (responsabile Cna Modica e Ispica). La Confcommercio è intervenuta con il presidente sezionale Gianluca Manenti e il responsabile Corrado Lupo. E’ stato proposto un documento perché lo stesso sia adottato dal Consiglio comunale della città marittima. Per il civico consesso erano presenti i consiglieri Salvatore Toscano, Francesco Ammatuna e Vincenzo Asta che, nei loro interventi, hanno anche ventilato l’opportunità per il Comune di non avvalersi più dell’ex Serit per la riscossione dei tributi ma di individuare una soluzione in house. Hanno partecipato anche Raffaele Monte, presidente della Società operaia di mutuo soccorso, e Giovanni Distefano, esponente del movimento di umanizzazione dei tributi, a testimoniare come l’assemblea sia stata particolarmente sentita.
E’ stato chiarito che le imprese vogliono pagare le tasse ma non possono sopportare un carico opprimente di sanzioni, interessi e aggi. Percentuali significative di queste somme si possono recuperare solo rivedendo con urgenza tutte le norme che regolano la riscossione. Sollecitato l’intervento del presidente della Regione che su questa vicenda ha l’obbligo non di dire, ma di fare qualcosa. Così come le organizzazioni di categoria non si assegnano solo il compito di denunciare ma anche quello di avanzare proposte. Queste, appunto, le proposte di Cna e Confcommercio sulla delicata materia: sospensione immediata delle norme che regolano gli importi delle sanzioni calcolati nella misura del 30% delle somme non versate o versate in ritardo dal cittadino contribuente; sospensione delle norme che regolano i regimi sanzionatori e del calcolo degli interessi; sospensione delle norme che disciplinano l’entità e la decorrenza degli interessi e delle sanzioni in caso di tardivo versamento; modifica dell’entità degli interessi applicati per ritardata iscrizione a ruolo e per la dilazione dei pagamenti applicando il tasso legale; sospensione di tutte le aste giudiziarie; revisione della normativa che regola gli aggi di Riscossione Sicilia; rimodulazione integrale della procedura di rateizzazione del debito tenendo in forte considerazione la condizione economica del contribuente. Indicazioni chiare che puntano a non lasciare sole le tante microimprese sane del nostro territorio che operano nella legalità. Per Cna e Confcommercio servono atti veramente rivoluzionari che facciano uscire dalla solitudine il lavoro legale e produttivo. Inoltre è stato assicurato che le iniziative sull’importante problematica proseguiranno fino a quando non saranno raggiunti risultati tangibili e concreti.
Assemblea pubblica ieri a Pozzallo sulla ex Serit. Cna e Confcommercio lanciano una serie di proposte per liberare imprese e famiglie da una morsa asfissiante
- Giugno 27, 2013
- 2:45 pm
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