RAGUSA. LE FINALITA’ DELLA BILATERALITA’ NELL’ARTIGIANATO AL CENTRO DI UNA FASE DI APPROFONDIMENTO RIVOLTA AGLI ENTI INTERESSATI

ebasLe opportunità della bilateralità artigiana si esplicano nella contrattazione nazionale e regionale. Sia per la definizione di prestazioni bilaterali minime da erogare su tutto il territorio, sia per l’individuazione di quote minime di finanziamento e relative modalità di raccolta. Ma anche per i premi di produttività, la focalizzazione ed alimentazione delle prestazioni degli enti bilaterali regionali e per lo sviluppo di prestazioni di sostegno al reddito delle singole categorie. Sono stati questi alcuni dei temi trattati nel corso dell’iniziativa di approfondimento denominata “La bilateralità nell’artigianato” promossa dall’Ebas in collaborazione con il Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Ragusa, rappresentato dal presidente Rosario Cassarino, e con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ragusa e Modica, rappresentato dal tesoriere Giorgio Cascone. Vittorio Schininà e Giuseppe Castagna, entrambi dell’Ebas, rispettivamente per le associazioni dei datori di lavoro e per le organizzazioni dei lavoratori, hanno illustrato ai rappresentanti di Inps, Inail, Ispettorato provinciale del lavoro, Centro per l’impiego dell’Ufficio provinciale del lavoro, rappresentato dal responsabile Gianni Vindigni, come la bilateralità si stia estendendo anche agli aspetti concernenti la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. I rappresentanti degli Ordini e delle parti sociali hanno convenuto sul fatto che tra gli argomenti comuni da affrontare ci siano quelli relativi all’apprendistato, ai piani formativi per l’inserimento lavorativo oltre alla necessità di sviluppare ancora di più una contrattazione decentrata verso il territorio. In questo senso fondamentale diventa il ruolo degli enti interessati.
“Oggi non serve – ha detto Schininà – rifare la storia della bilateralità artigiana, bensì conoscere i contenuti e le opportunità che essa offre ai lavoratori e alle imprese. Le parti sociali dell’artigianato (Cna, Casartigiani, Confartigianato, Claai e Cgil-Cisl-Uil), nel dare vita e rendere operativo questo sistema di welfare, hanno anticipato di venti anni i criteri ispiratori della legge n. 92 del 2012, la cosiddetta legge Fornero”. In particolare, il sistema di prestazioni bilaterali è valutato come uno strumento di accompagnamento allo sviluppo di un moderno sistema imprenditoriale. Inoltre, in un periodo di crisi e di risorse pubbliche limitate, la bilateralità assume un rilievo importante attraverso alcune modalità operative del tipo interfaccia o sussidiarie con le istituzioni pubbliche. Da sottolineare anche l’adozione di norme di trasparenza e legalità a presidio dell’efficienza operativa. Illustrate le finalità istituzionali della bilateralità che vertono sulla salvaguardia del patrimonio di professionalità del lavoro dipendente attraverso l’erogazione di prestazioni rivolte al sostegno del reddito dei lavoratori e allo sviluppo del sistema di impresa. Tra l’altro, è sollecitata la promozione della mutualità, attraverso prestazioni di previdenza e assistenza derivanti da disposizioni di legge ed accordi. Si punta, altresì, allo sviluppo delle relazioni sindacali e delle attività congiunte tra le parti sociali, nonché la gestione di un sistema informativo volto a far conoscere le prestazioni offerte ai lavoratori e alle imprese.

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