La prima uscita ufficiale del neo sindaco di Modica Abbate s’imbatte con un versante importante per la crescita della città, e su cui, certamente, occorrerà puntare l’ attenzione e l’impegno, andando al di là della visita a Modica di questi giorni dell’ambasciatore tunisino in Italia. L’obiettivo su cui puntare è alto e certamente rilevante: realizzare un’attività di cooperazione con la Tunisia, utilizzando in modo integrato tutti gli strumenti finanziari disponibili che sostengono il partenariato istituzionale ed il processo di internazionalizzazione di piccole e medie imprese, alla luce del “Tavolo Tunisia della cooperazione decentrata”, attivato ad aprile dell’anno scorso dal Ministero degli Affari Esteri, nel quadro del rafforzamento delle relazioni bilaterali Italia-Tunisia, e per il quale sono stati messi in campo oltre 200 milioni di euro. Tre, in particolare, dovrebbero essere gli strumenti su cui la nuova amministrazione potrebbe concentrare l’attenzione: la “Linea di credito”, il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia – finanziato con fondi comunitari – e l’“Accordo di Programma Quadro Mediterraneo” finanziato con fondi Fas. Nel quadro della cooperazione bilaterale, sarebbe auspicabile che la neo amministrazione comunale di Modica attivasse un tavolo permanente con la Regione siciliana, atteso che la Sicilia è capofila in relazione alla gestione di un credito di 110 milioni che l’Italia ha accordato alla Tunisia al fine di aiutare le piccole e medie imprese tunisine che vogliono acquistare beni e servizi di origine italiana. Questo, del resto, costituisce il vantaggio reciproco tra la Sicilia e la Tunisia. Se consideriamo, poi, che con l’apertura dell’aeroporto di Comiso, la cui autorità di gestione intende attivare tratte con la compagnia aerea tunisina, potrebbero nascere contropartite adeguate convenienti per lo sviluppo del territorio del comprensorio modicano e ibleo, a livello agroalimentare e turistico. Va ricordato che in Sicilia sono già oltre 100 le imprese che hanno deciso di investire in Tunisia e che per quel che riguarda l’accordo di programma quadro Mediterraneo la Regione è responsabile del “Progetto 2.1-Tunisia”, finanziato con circa 1 milione e 600 mila euro. Qui il problema è allora quello reperire le risorse per mettere le nostre imprese locali nelle condizioni di internazionalizzarsi mediante accordi bilaterali per la cooperazione finalizzati all’apertura verso nuovi mercati. La Tunisia oggi è una delle opportunità più vicine che abbiamo per interagire in modo proficuo e competitivo, per attivare scambi commerciali, culturali e turistici, per avviare un programma per le esportazioni, per gli investimenti nel tessile e nell’abbigliamento, nell’agro-alimentare, nell’elettromeccanica e nelle tecnologie avanzate.
Con una progettazione ben calibrata, studiata nelle sue articolazioni , la neo amministrazione comunale di Modica potrebbe favorire l’incontro tra le piccole e medie imprese modicane e quelle tunisine, tra le realtà culturali e le imprese turistiche, intercettando il Programma “Italia-Tunisia” e inserendosi nel quadro della cooperazione mediterranea. Il piano è certo ambizioso e richiede studio e progettazione. Ma sarebbe sicuramente un modo concreto per tradurre nella concretezza la visita dell’ambasciatore Naceur Mestiri nella città di Modica e per dar seguito al seminario “Sicilia e Tunisia, incontro di culture, di orgoglio per la costruzione di un itinerario mediterraneo”. Come dire: dal momento cerimoniale, alla progettazione per la crescita culturale, turistica ed economica di Modica. E’ quel che mi auguro!
L’OSSERVAZIONE DAL BASSO………di DIRETTORE . IL NEO SINDACO ABBATE RICEVE L’AMBASCIATORE DELLA TUNISIA NACEUR MESTIRI E IL CONSOLE BEN SOUISSI: PER MODICA UNA GRANDE SFIDA!
- Giugno 29, 2013
- 4:20 pm
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