Dovevano costruire un capannone artigianale per la lavorazione di prodotti del suolo. Per questo avevano chiesto e ottenuto un finanziamento dalla Comunità Europea. Avevano effettuato lo sbancamento e messo su il capannone in cemento armato. Questo ufficialmente. Giorgio e Giuseppe L., rispettivamente di 34 e 62 anni, sono ora sotto processo davanti al collegio penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Chiavegatti, Rada Scifo), difesi dagli avvocati Ignazio Galfo e Letizia Galati, per falsità in scrittura privata aggravata e truffa aggravata. In sostanza avrebbero emesso fatture non veritiere per potere avere il finanziamento, falsificando la quietanza e presentando documentazione non corrispondente. Avrebbero anche apposto false firme dei fornitori in alcuni casi, modificando, addirittura, anche gli importi delle fatture. Nel processo, la parte offesa principale è l’Ispettorato Provinciale per l’Agricoltura, mentre si sono costituiti parti civili, i titolari della Modicana Calcestruzzi srl, attraverso l’avvocato Emanuele Guerrieri, e della Prefabbricati Sgarioto, attraverso l’avvocato Guglielmo Barone, che hanno disconosciuto le loro firme. Avevano scoperto tutto poiché era stato emesso decreto ingiuntivo con esecuzione immobiliare pendente a Ragusa nei confronti dei due imputati perché non avevano provveduto a saldare le fatture. La truffa è di oltre duecentomila euro, pari all’importo del contributo erogato. I fatti si riconducono al periodo 2006-2008. I magistrati hanno disposto la riunione con altro procedimento in cui parte offesa è solo la Sgarioto. Si tornerà in aula il 25 settembre.
Modica, capannone costruito con fondi CE. Imprenditori accusati di truffa
- Giugno 29, 2013
- 1:04 pm
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