Modica, villette non conformi ai progetti finanziati. Cento persone indagate

guardia di finanzaCi sono un centinaio di persone indagate per truffa aggravata in concorso ai danni della Regione Sicilia, del Comune di Modica e dell’Ircac(Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione), nella quale viene configurato un danno erariale di 7 milioni e 600 mila euro che gli inquirenti hanno già segnalato alla Corte dei conti di Palermo. Si tratta, in larga parte, dei proprietari di 95 villette a schiera costruite in Via Rocciola Scrofani, accusati anche di false dichiarazioni in atto pubblico, abusivismo edilizio e mutamento della destinazione d’uso. L’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica e condotta sin dal 2010 dalla Guardia di Finanza, tendeva a fare luce su presunti mutamenti degli originari progetti, risultati difformi rispetto a quelli originari per i quali era stato concesso il finanziamento a mutuo agevolato per l’edilizia di cooperativa popolare, con variazione, pertanto, dei parametri dimensionali.
Il rischio per gli indagati e’ anche quello di perdere il finanziamento qualora fosse conclamata la fondatezza delle indagini, poiché potrebbero essere rinegoziati i mutui e riconcessi a tasso ordinario, entro dieci anni dall’accertamento delle presunte irregolarità. Tra gli indagati ci sono pure un impiegato dell’ufficio tecnico comunale di Modica, che è anche presidente di una cooperativa, i presidenti di altre quattro cooperative(“Amicizia”, “America”, “Trinacria, “Quasimodo” e “Montale”) i titolari della ditta costruttrice, i direttori dei lavori e, tra i proprietari, anche alcuni politici e istituzionali. Il finanziamento pubblico ottenuto e’ stato di circa ottantamila euro a villetta. In queste ore la magistratura inquirente sta provvedendo alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini. Gli interessati avranno, quindi, una ventina di giorni per presentare atti probatori a discolpa, per “convincere” il pubblico ministero all’archiviazione. Nel corso delle indagini le fiamme gialle hanno operato insieme al consulente tecnico nominato dalla procura e i periti di parte. Nei cosiddetti vuoti tecnici, creati appositamente per controlli periodici sulla stabilità delle strutture e per procedere alla manutenzione, alcuni degli indagati avrebbero allargato i vuoti e trasformato il piano interrato oppure l’ipotetico garage in appartamento creando, di fatto, abitazioni a due piani. La truffa ai danni del Comune di Modica riguarda, i tributi dovuti(Imu, Tarsu etc.)sulla base del reale uso abitativo delle villette e della loro attuale conformazione dopo la realizzazione, sulla base del progetto presentato all’ufficio tecnico comunale, che sarebbe diverso rispetto a quello inoltrato alla Regione per ottenere i mutui a tasso agevolato. A questo scopo alcuni degli indagati avrebbero dichiarato di non possedere ulteriori immobili, mentre i finanzieri hanno accertato che ciò non corrispondeva al vero. Gli indagati sostengono che tutti i soldi sono stati spesi per le villette e di aver contratto ulteriori mutui per apportare le modifiche.

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