ONORE AL VINCITORE  MA UN MINIMO DI ANALISI INDUCE AL….LA RIFLESSIONE  di Ballarò

ballaròNon ammettere che quella di Abbate è una grande vittoria equivarrebbe a distorcere una verità della quale invece va preso atto e correttamente vanno formulate le congratulazioni per il successo ottenuto e gli auguri d’un proficuo lavoro. Detto ciò, credo valga però la pena  spendere qualche minuto per tentare di capire da cosa scaturisce il successo del nuovo Sindaco di Modica e se da un punto di vista meramente politico non si debba riflettere sui numeri che a consuntivo hanno chiuso queste Amministrative a Modica.
La nostra città conta 54.000 abitanti e gli aventi diritto al voto sono 46.500; il signor Abbate ha ottenuto al ballottaggio 13.500 voti ed il suo sfidante Giurdanella ne ha ottenuti 7.900. Messi assieme i voti del vincitore e quelli dello sconfitto si raggiungono 21.400 voti ossia meno del 50% degli aventi diritto al voto.La prima considerazione è che  oltre la metà dei cittadini che avrebbe potuto o dovuto votare, ha deciso di non farlo, perché evidentemente stanca o disaffezionata ad un certo tipo di politica alla quale non crede più.
Primo ,grande impegno del nuovo Sindaco è quello di riportare i cittadini a simpatizzare con la politica e ciò sarà possibile solo mediante comportamenti del Palazzo che inducano i cittadini a ricredersi sulle precedenti valutazioni.
Seconda considerazione: era ipotizzabile che partiti come il Pd e il Pdl registrassero i numeri che conosciamo ? Si, era nell’aria ed anche se le ragioni della sconfitta potenziale erano diverse, nessuno probabilmente all’interno dei due maggiori partiti ha fatto nulla per rendersi più credibile rispetto a personaggi nuovi della politica locale quale il signor Abbate.
Il nuovo Sindaco ha i numeri per lavorare serenamente tutta la legislatura e dimostrare la sua diversità politica e soprattutto una concezione nuova e più vicina ai cittadini nell’amministrare rispetto ai suoi predecessori, mentre gli altri potrebbero magari allenarsi a recitare qualche mea culpa per i tanti errori di valutazione commessi e per aver ipotizzato che il loro tracollo fosse ancora lontano.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa