Rilevano un pub e pagano con otto assegni da 2300 euro ciascuno da porre all’incasso mensilmente dal mese di gennaio 2010, nonché con altri due assegni di pari importo da versare il 20 novembre 2009 e il mese successivo, per complessivi 23 mila euro. Ora Salvatore Milazzo e Santo Rotondo, entrambi rosolinesi, sono sotto processo davanti al giudice onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celeste, estorsione in concorso e lesioni personali aggravate. Sono difesi dall’avvocato Antonina Aprile. Accadde che l’originario proprietario del risto-pub “Terzo Tempo”, portò all’incasso l’assegno scaduto il 20 novembre 2009 che risultò privo di copertura e fu anche protestato. Contattò i due acquirenti che la presero a male. Le parti s’incontrarono all’interno dell’esercizio e dopo una breve discussione Milazzo avrebbe minacciato il venditore, Marco Livia, dicendo “Non ti permettere più di telefonare, i soldi lo decido io quando darteli. Facendo così rischi che ti bruciamo la macchina e il locale. Ti ammazzo la famiglia”. Nello stesso contesto Rotondo avrebbe colpito al volto più volte con una raffica di pugni il Livia, sbattendogli ripetutamente la testa sul bancone di mescita delle bevande procurandogli lesioni. Nello stesso tempo avrebbe danneggiato con violenti calci alcuni tavolini del locale, il telefonino e gli occhiali da vista che Livia indossava. Alla luce di quanto accaduto la vittima denunciò l’accaduto ai carabinieri. Livia è parte civile con l’avvocato Giovanni Iemmolo.
Pozzallo, rilevano il pub con assegni scoperti. In risposta picchiano il proprietario e lo minacciano
- Giugno 30, 2013
- 11:13 am
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