Modica. Rapina al Banco Popolare Siciliano. Bottino di 13 mila euro

banca di lodirapinaAncora un istituto bancario preso di mira a Modica. Colpo di 13 mila euro presso il Banco Popolare Siciliano di via Sacro Cuore. Gli impiegati si sono ritrovati il rapinato con la pistola puntata e il volto travisato da passamontagna. L’uomo è entrato in azione, poco dopo le 16, appena la banca ha chiuso. Si era arrampicato su un muretto del piazzale privato retrostante, poi con una cesoia ha divelto la rete metallica di protezione della finestra, che era socchiusa per far circolare l’aria, presentandosi indisturbato agli sbigottiti bancari. Il bottino sfiora i tredicimila euro(12985). Ad agire un rapinatore solitario, alto circa 1,75 centimetri, col volto travisato da passamontagna, vestito con jeans e maglietta scuri, piuttosto snello. Il malvivente probabilmente ha iniziato ad agire durante la pausa di pranzo. Si è portato nella parte posteriore dell’istituto che si affaccia in un piazzale privato del palazzo che ospita la banca. Si sarebbe arrampicato su un muretto che dal piazzale si appoggia sul palazzo e quindi con la finestra dell’ufficio bancario. Qui, molto probabilmente usando una tronchessa, ha tranciato parte della grata di ferro, l’ha divelta(l’anta della finestra era semichiusa). Nel frattempo l’attività nell’istituto di credito era ripresa. Non è improbabile che il malvivente si sia introdotto all’interno mentre i dipendenti erano in pausa, e si sia nascosto in qualche locale. Sta di fatto che non appena il direttore ha fatto chiudere definitivamente le porte, dopo che l’ultimo cliente pomeridiano aveva lasciato i locali, i due cassieri si sono visti presentare alle casse il rapinatore che, armato di pistola con tappo rosso(da stabilire se si trattava di pistola giocattolo), li ha minacciati di morte. Ha portato via solo le banconote che si trovavano nelle casse. Sembra che l’uomo sia fuggito da dove era entrato. Ha fatto perdere le sue tracce anche se poco distante è stata ritrovata la tronchesina dalla quale si potrebbero rilevare le impronte digitali. Prima di andare via, però, ha chiuso a chiave in bagno gli impiegati, uno dei quali ha chiamato il 112 con il telefonino. Non si sa ancora bene se è fuggito per la centralissima Via Sacro Cuore o per l’arteria adiacente, quella dove è ubicata la piscina comunale, magari a piedi attraverso i terreni incolti che consentono di raggiungere Contrada Caitina e anche l’ex SS. 115. Scattato l’allarme, sul posto sono arrivati i carabinieri della locale Compagnia, coordinati dal Tenente Gianluca Muscatello, che hanno avviato le indagini dopo avere raccolto le prime informazioni attraverso l’escussione delle persone presenti.Il rapinatore si è quindi rivolto ai due impiegati allo sportello, impegnati nella contabilità di chiusura giornata, puntandogli contro una pistola, non è chiaro se un’arma vera oppure un giocattolo privo del tappo rosso, e minacciandoli di morte per farsi consegnare il contante. Il bottino portato via dal rapinatore ammonta per l’esattezza a 12mila 985 euro. Per coprirsi la fuga, il rapinatore ha chiuso a chiave in bagno gli impiegati, uno dei quali ha chiamato il 112 con il telefonino. I posti di blocco istituiti dai Carabinieri non hanno finora dato esito, mentre si sta cercando di ricavare qualche indizio utile alle indagini dalle testimonianze degli impiegati e dalle immagini delle videocamere di sorveglianza. Si tenterà altresì di risalire al rapinatore dalle impronte digitali dal tronchesino utilizzato dal malvivente e ritrovato dai militari poco lontano dalla finestra sul retro. Pare che il rapinatore, vestito con jeans e maglietta scuri, fosse piuttosto snello, così si spiega l’agilità con cui si è arrampicato su per la finestra, calandovisi subito dopo il colpo, e alto circa un metro e 75. Dalle poche parole pronunciate dal malvivente non dovrebbe trattarsi di un immigrato, ma di una persona del posto di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Stando alla prima ricostruzione dei militari, pare che il rapinatore abbia atteso che la banca fosse deserta per la pausa pranzo, approfittando della mezzora a disposizione per darsi da fare con la cesoia e tagliare la rete metallica della finestra sul retro. In questo modo, stando bene attento a non farsi vedere da occhi indiscreti, il malvivente ha scongiurato il rischio di essere scoperto a causa del rumore, seppure leggero, provocato nel tagliare la rete metallica. L’uomo avrebbe fatto quindi appena in tempo a nascondersi giusto qualche minuto prima del rientro dei dipendenti, colti di sorpresa e minacciati, come accennato, con la pistola, per farsi consegnare i soldi. Con quella di ieri pomeriggio sono dunque 4 le rapine in banca a Modica in cinque mesi.

foto rtm copyright

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa