Modica, sul progetto di “valorizzazione dei quartieri” avviato dal sindaco, sollevano dubbi due ex assessori

Giovanni SpadaroSul progetto di “valorizzazione dei quartieri” che il neo sindaco Abbate ha avviato, dispiegando un nugolo di operai sulle frazioni di Marina di Modica e Maganuco e impegnandoli ad effettuare la scerbatura, riparare le perdite d’acqua, sostituire rubinetti e lampade della pubblica illuminazione, i consiglieri comunali della lista “Con una marcia in più”, Giovanni Spadaro e e Tato Cavallino, chiedono delucidazioni, al primo cittadino, su quello che “all’apparenza appare un’azione meritoria, se non altro in termini di servizi ai cittadini”. “Tuttavia – dicono – quest’azione è accompagnata da molti aspetti non chiari che – alla luce della nostra esperienza di amministratori attenti al rispetto delle norme – lasciano altrettanti interrogativi.
Chiediamo pertanto al sindaco di volerli chiarire pubblicamente.
In particolare – dato che per questa “bonifica generale” sono intervenuti sia operai della Spm, sia imprese private, sia consiglieri comunali, sia singoli cittadini, mentre gli Uffici comunali responsabili delle manutenzioni ignoravano del tutto i lavori in programma – chiediamo di chiarire chi ha assunto il coordinamento e la responsabilità degli interventi dal punto di vista tecnico, dal momento che gli interventi sono stati realizzati su beni pubblici e, a quanto pare, anche su aree demaniali, su cui sussistono chiari obblighi di legge circa le responsabilità; chi, in situazioni del genere, risponderebbe in caso di danni alle cose e soprattutto alle persone. Ci sembra necessario che, all’inizio di una nuova esperienza amministrativa, tali questioni vengano esplicitamente poste e chiarite. E l’esperienza ci insegna che la gratuità dell’intervento (cosa meritoria) non sottrae assolutamente un sindaco e una amministrazione dagli obblighi di legge”.

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