Ispica, la villetta della moglie di Lombardo a Cirica. Contraddizioni tra periti

villalombardoIl consulente tecnico di parte dice tutt’altre cose rispetto alle conclusioni del perito del pubblico ministero. Ieri l’ex sovrintendente di Ragusa, Gesualdo Campo, perito di Saveria Grosso, moglie dell’ex Governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, imputata nel processo per la villetta a mare di Cirica, frazione di Ispica, che si tiene davanti al Giudice Onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, ha detto che la costruzione è legittima, in regola, che la ristrutturazione poteva essere autorizzata e che i pareri rilasciati in merito erano corretti. Vito Mancino, consulente tecnico d’ufficio, in precedenza, aveva sostenuto che la ristrutturazione doveva avvenire attraverso la necessaria concessione edilizia rilasciata dal Comune di Ispica e non con la semplice Dia(dichiarazione di inizio attività). Nel processo, oltre alla Grosso, sono imputati il direttore dei lavori e il legale rappresentante dell’impresa che eseguì le opere, Alberto Miceli e Giuseppe Presti, tutti difesi dagli avvocati Salvatore Poidomani e Raffaele Pediliggieri. Tutto ruota attorno all’esistenza o meno del rudere di Contrada Cirica a Ispica. “C’è da capire se l’immobile aveva il tetto o meno – aveva spiegato il Ctu – perchè tecnicamente le cose cambierebbero”. Gesualdo Campo, ieri, ha ricostruito l’aspetto tecnico della vicenda facendo emergere delle contraddizioni rispetto a quanto sostenuto dal Ctu tant’è che il pubblico ministero, Gaetano Scollo, ha chiesto ed ottenuto un confronto tra Mancino e Campo, che si terrà, a questo punto, in settembre(si è riservata, eventualmente, di disporre una nuova perizia). I lavori erano cominciati nel 2004 ma furono bloccati. Dopo il dissequestro, ottenute le autorizzazioni mancanti, gli interventi erano ripresi. La magistratura modicana sequestrò nuovamente l’immobile. Nel mese di maggio dello scorso anno la Corte di Cassazione aveva rigettato l’istanza per il dissequestro presentata dall’avvocato Poidomani. La villetta, di settanta metri quadrati circa e che si affaccia sul mare. L’ex presidente della Regione era proprietario originariamente della struttura di Cirica ma, successivamente, la donò alla congiunta.

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