Commissione del Senato in visita al carcere e al Tribunale di Modica. “Due strutture da non chiudere”

foto“Carceri e Tribunali devono restare aperti perché sono una risorsa. Si deve cambiare linea: è vero che è un obbligo risparmiare, ma bisogna farlo sugli sprechi, sulla corruzione e sulle collusioni mafiose. Non su questi importantissimi servizi”. L’ha detto ieri il Senatore Beppe Lumia, capo delegazione della Commissione del Senato in visita al carcere di Modica Alta, prima, e al Palazzo di Giustizia, dopo, insieme a Venera Padua, Monica Cirinnà, Rosa Maria De Giorgi, del Pd, e Lucio Romano di Scelta Civica, componenti dell’organismo incaricato di valutare le condizioni del palazzo di giustizia e del carcere di Piazza Gesù. Ribadite, in modo unanime, le idee contenute nel ddl che condivide, ma solo fino ad un certo punto, la riforma giudiziaria voluta dal ministro Cancellieri. Una riforma ritenuta valida sotto il profilo del risparmio sui costi, ma da correggere per non distruggere, come nel caso di Modica, quanto si è fatto sinora. I 5 senatori hanno promesso battaglia. Venera Padua, punta sul rapporto fra Parlamento e territorio mentre Monica Cirinnà è stata diretta e pungente parlando di una presenza occulta in Parlamento, addirittura della presenza della Casta. “Oggi c’è un problema di apparato. La casta – ha spiegato – si trova laddove si vuole separare il territorio dal Parlamento. Devono ruotare i Direttori Generali e i funzionari dei Ministeri. Sono loro, i burocrati, il vero cancro dell’Italia”. C’erano anche il parlamentare regionale Orazio Ragusa, il consiglio dell’Ordine degli Avvocati, con in testa il presidente, Ignazio Galfo, l’ex parlamentare Antonio Borrometi, promotore anni fa di un disegno di legge sulla rimodulazione della geografia giudiziaria. “La battaglia del Tribunale di Modica, e non solo, può rappresentare un avvicinamento fra territori, popolazioni e Parlamento. Stiamo facendo il possibile per salvare le realtà esistenti, proprio per il valore intrinseco che le stesse sono in grado di esprimere”. “. Lumia, infine, ha detto anche che al Senato si sta lavorando con il Governo Letta e con la Ministra Cancellieri sulla riorganizzazione dei penitenziari. “Stiamo contestando il modello carceri, non possiamo fare solo penitenziari grandi, che hanno costi elevatissimi ed il lato rieducativo salta. Dobbiamo mantenere in piedi, invece-, penitenziari come quello di Modica, dove si svolgono attività di recupero”. “Oggi a Modica vediamo come il buonsenso debba andare a braccetto con la spending review – ha detto Romano- . Non possiamo archiviare con la chiusura, realtà come quella di Modica e come tante altre in Italia”. Un fatto certo è emerso ieri: tutte le forze condividono che la riforma va fatta perchè non si può rimanere ancora ad approcci legati all’Ottocento. C’è una visione unanime sul fatto che occorre correggere gli errori, per questo sono stati fatti studi serissimi per verificare dove si sbagliava e avanzato proposte motivate . “Modica, tornando al Tribunale – hanno spiegato quelli della Commissione – rientra tra questi casi. Riteniamo che alcuni piccoli tribunali possano rimanere aperti perché ci sono motivazioni serie, legate alla struttura, come a Modica, al carico, alla criminalità organizzata. E’ stato delineato un elenco di 10-11 tribunali da salvare. E’ necessario valorizzare un’idea moderna quando due tribunali sono vicini come Modica e Ragusa”. C’è anche un’ipotesi di trasformare 31 tribunali in sezioni staccati. “Il parlamento non vuole mollare”. La senatrice Cirinnà ha voluto aggiunge: “Siamo senatori di varie parti d’Italia, da Napoli, a Roma a Firenze. A difesa del Tribunale di Modica, dunque, c’è mezza Italia e poi Ragusa non è in grado di ospitare il carico di lavoro in arrivo”. Il valore dei costi del Tribunale di Modica, tra immobile e arredi è stato dettato in 12 milioni di euro.

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