Comune di Modica. D’Antona: “Il rischio dissesto non è ancora scongiurato”

vito d'antonaIl Consiglio Comunale di Modica, con una delibera contenente il piano di riequilibrio decennale, approvata nella notte del 30 dicembre scorso, ha allontanato l’incombente pericolo del dissesto finanziario al Comune di Modica.
Dopo anni di denunce, spesso inascoltate, sulle criticità della situazione finanziaria del Comune, superando le perplessità di un piano redatto all’ultimo momento, con grande senso di responsabilità verso la città ci siamo fatti carico, anche dall’opposizione, di garantire, con un voto tecnico, che la delibera, da sottoporre al giudizio della Corte dei Conti, venisse approvata, evitando che il Comune e la città di Modica precipitassero nel baratro del dissesto.
Ma il rischio dissesto non è ancora scongiurato. Lo sostiene il consigliere comunale, Vito D’Antona, giaccè recentemente il Comune di Modica, sulla base di una nuova normativa, ha avuto concessa la cifra di 40 milioni di euro per il pagamento dei debiti al 31 dicembre 2012, consentendo, in questo modo, di pagare tantissimi fornitori in attesa da anni; la stessa norma, però, impone al Comune di rimodulare il piano a suo tempo approvato entro e non oltre il quattordici luglio.
“In piena campagna elettorale – spiega – il precedente Consiglio Comunale, riunito urgentemente, in modo responsabile ha riconfermato la composizione del Collegio dei Revisori dei Conti, sottolineando la necessità di fare seguire la modifica del piano a chi aveva collaborato alla sua stesura.
Ad otto giorni di distanza dal termine, risulterebbe che l’Amministrazione Comunale inspiegabilmente non abbia ancora affrontato la questione né dato le indicazioni all’ufficio sulle modifiche da apportare, atteso che è necessario predisporre una proposta da sottoporre al parere del Collegio dei Revisori dei Conti e mettere il Consiglio Comunale nelle condizioni di deliberare in tempo.
In tal senso esprimiamo la nostra preoccupazione sul ritardo che si sta accumulando ogni giorno, stante il fatto che se non dovesse essere rispettato il termine del quattordici luglio si rischia che il piano venga respinto, determinando così il dissesto del Comune.
Sollecitiamo l’Amministrazione Comunale, accantonando in questo momento qualunque altra questione, ad attivarsi, attribuendo al provvedimento di modifica del piano la priorità assoluta da affrontare celermente e responsabilmente, affinché gli sforzi e i sacrifici, anche dei cittadini in tutti questi anni, non vengano vanificati.

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