È stata una grande festa sabato sera a Modica, al cantiere educativo “Crisci ranni” per la conclusione del Grest3P promosso dalla comunità di parrocchie Madonna della Catena, Santa Maria e Santa Margherita, San Paolo e San Pietro. L’area Padre Basile si è animata nel pomeriggio con una crescente gioia di bambini che giocavano, avvertendo ormai un grande affetto tra di loro e per quello spazio che hanno elaborato come metafora di una città che si trasforma. Come è stato ricordato da don Franco Cataldi, infatti, quattro anni fa l’area era diventata, in parte discarica, in parte boscaglia e ritrovo di tossicodipendenti. Ora è uno spazio dignitoso, ampio, abitato tutto l’anno per le attività ordinarie (compiti, giochi, laboratori) e straordinarie (le feste mensili), oltre che luogo in cui la gente passeggia, corre, si incontra – uno dei pochissimi spazi verdi della città. I ragazzi stessi hanno quindi raccontato il senso del Grest. Con la prima settimana dedicata alla passione, attraverso giochi e una caccia al tesoro che ha aiutato a ricordare come le cose belle della vita vanno cercate, apprezzate, gerarchizzate. E come bisogna concorrere, mettersi insieme per cercarle e custodirle. Passione che diventa – come insegna don Puglisi – senso di una vita che nel dono si realizza con pienezza e gioia. Come accaduto ai novanta bambini e settanta tra adolescenti e giovani che hanno partecipato al Grest. La seconda settimana è stata dedicata alla partecipazione, al senso della città come comunità. La terza settimana alla pace, con la costruzione di girandole segno di armonia tra diversi che si lasciano spingere dal vento della vita. Con la bellezza dell’incontro che ha visto insieme un pomeriggio i grest3P e di San Massimiliano, due mattinate per i giovani dedicate alla riflessione sulla cura dell’altro sull’esempio di don Puglisi, una serata di convivialità tra i giovani animatori. Nella serata conclusiva tutto questo è diventato un video, aperto con l’Angelus di papa Francesco che, il giorno dopo la beatificazione di don Puglisi, ha ricordato come è stato lui a vincere sulla mafia e come diventa importante continuare sul suo esempio sconfiggere ogni forma di violenza e di indifferenza. Ci sono stati anche il saluto del nuovo Sindaco Ignazio Abbate e dell’Assessore ai servizi sociali Rita Floridia, che hanno espresso apprezzamento e ricordato come sia importante l’impegno del volontariato per la crescita della città, soprattutto in un momento di crisi. La festa è continuata con una cena … ma non è finita la presenza: sempre più “Crisci ranni” diventa spontaneo luogo di incontro e, se in estate si rallenta, ci sono comunque ulteriori momenti di incontro fortemente voluti da ragazzi e giovani e si pensa già a settembre, quando si ricomincerà con ritmo pieno. Sabato sera all’ingresso dell’area campeggiava una sagoma con la figura di don Puglisi e accanto dei giovani, con la possibilità di poter tutti inserire il proprio volto in appositi spazi lasciati liberi: quasi a dire che don Pino continuerà a Modica a raccogliere con il suo sorriso quanti vogliono contribuire a una città più giusta e fraterna, non parole, ma con i fatti e i passi concreti. Risuona forte e si amplia come messaggio per tutti il suo motto: “Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto”.
Modica. Concluso il grest3P, continuano amicizia e impegno per la città
- Luglio 8, 2013
- 6:56 pm
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