Un pensionato modicano non riceve la pensione da due mesi e, probabilmente, non la percepirà prima di agosto perché la sua banca gli ha chiuso il conto. “Il 17 giugno – spiega l’interessato – mi sono presentato presso lo sportello della mia banca di fiducia per ritirare la rata di pensione relativa allo stesso mese. L’operatore allo sportello mi ha chiesto il numero di conto, lo ha digitato sulla tastiera e poi mi ha detto, smarrito, che quel conto non esisteva. Mi ha chiesto le generalità, ha riprovato ma senza esito. Mi ha chiesto il codice fiscale e ha riprovato: nulla. Si è allontanato per chiedere spiegazioni e quando è tornato mi ha detto che in direzione dovevano parlarmi. Mi invitò ad aspettare in sala in attesa che venissi chiamato. Dopo oltre mezz’ora di attesa, mi allontanai. Ritornai il giorno dopo e fui ricevuto dal vice direttore il quale mi comunicò che il mio conto corrente era stato chiuso e che dovevo rivolgermi ad un altro impiegato per sapere qualcosa circa il mio rateo di pensione. Mi rivolsi al ragioniere indicatomi e mi rispose che la mia pensione era stata spostata su “un fondo” e non sapeva se poteva pagarmela. Io ero in debito con loro e quindi lui poteva trattenersi la mia pensione in conto. Concluse che se avessi firmato un accordo con la banca con il quale mi impegnavo a versare 300 euro al mese magari qualcosa avrebbe potuto fare. Ne avrebbe parlato con l’ufficio legale”. L’uomo si rivolse ad un’altra banca per l’apertura di un conto corrente semplice per riscuotere solo la pensione. Due giorni dopo gli comunicarono che l’operazione non era possibile perché iscritto in un elenco di inaffidabili. Si rivolse ad un ufficio postale ma l’operazione non era possibile se non sotto forma di libretto di risparmio. Qualche giorno dopo il pensionato ha portato all’INPS il nuovo codice IBAN per farsi accreditare la pensione. “Mi hanno detto che possibilmente in agosto potrò riscuotere il rateo di quel mese mentre per quello di giugno e luglio dovrò aspettare almeno quattro o cinque mesi. Come farò a vivere nel frattempo, atteso che la pensione è la mia unica fonte di reddito”? Della vicenda si sta occupando il movimento civico Cittadini Liberi che ha lanciato un appello ai Sindaci della provincia ed a tutte le Istituzioni di intercedere presso gli istituti bancari affinché ridiano fiducia ai cittadini, evitando che si verifichino fatti spiacevoli e incresciosi come questo. “Il ruolo dei politici – dice Giorgio Iabichella – deve adattarsi alle reali esigenze della gente comune. Oggi i problemi più impellenti da risolvere devono essere quelli relativi alla sussistenza ed alla sopravvivenza dei molti, troppi, cittadini in difficoltà.
Cittadini Liberi. Odissea di un pensionato modicano. Bloccata la sua pensione
- Luglio 9, 2013
- 2:53 pm
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