Il fenomeno dell’abusivismo nei settori acconciatura ed estetica. L’Unione Cna Benessere e Sanità plaude all’operato della Gdf dopo l’operazione portata a compimento a Comiso

Antonella Caldarera e Maria Carmela Modica Belviglio 1“L’attenzione che le forze dell’ordine continuano a manifestare, con atti concreti, nei confronti del fenomeno dell’abusivismo è il segnale importante di una inversione di tendenza che, da qualche tempo in qua, tende a tutelare il più possibile gli artigiani in regola, coloro che pagano regolarmente tasse e tributi e che, quindi, non ci stanno ad essere “superati” da chi opera in un regime di concorrenza sleale, addirittura in situazioni in cui risultano essere sconosciuti completamente al fisco”. E’ quanto rileva il presidente regionale Cna Benessere e Sanità, Maria Carmela Modica Belviglio, dopo l’ultimo episodio in cui la Guardia di Finanza ha scovato a Comiso un’acconciatrice che operava completamente nel sommerso. “Non è la guerra tra poveri quella che vogliamo scatenare – continua Modica Belviglio – ma è chiaro che i nostri piccoli e medi imprenditori che operano nel settore dell’acconciatura e dell’estetica e che ogni giorno sono costretti a fare i salti mortali per cercare di corrispondere tutti gli adempimenti di carattere fiscale, non possono essere penalizzati da chi non paga le tasse e quindi opera in una situazione di assoluto vantaggio rispetto a chi, invece, è in regola. Ringraziamo le forze dell’ordine, sotto l’egida della Prefettura che ha avuto il merito di coordinare questo percorso, che si sono intestate questa difficile sfida in un momento storico particolare e che ci stanno facendo sentire tutta la loro vicinanza. Ringraziamo, nello specifico, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Fallica, che ha ormai concluso il proprio mandato in terra iblea e che si è congedato fornendo un segnale importante”. La Cna ribadisce che non è intenzione dell’associazione di categoria vessare gli artigiani che non sono in regola. “Il nostro obiettivo, invece – continua la responsabile provinciale dell’Unione, Antonella Caldarera – è quello di fare emergere chi agisce nel sommerso e di mettere chi ne manifesta la volontà in una situazione tale da limitare il più possibile i danni. Ecco perché chiediamo a chi intende recuperare il terreno perduto di rivolgersi ai nostri uffici, alla sede centrale di Ragusa in via Psaumida o alle sedi territoriali Cna, per cercare di trovare la migliore soluzione. Al contempo auspichiamo che possa proseguire con la stessa intensità l’azione di controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine”.

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