In diverse occasioni la Cgil ha posto al centro dell’attenzione la necessità di un adeguato slancio di cultura istituzionale da parte di tutti coloro che nel territorio detengono le redini della gestione politico-istituzionale nei confronti del Consorzio Universitario Ibleo, una notevolissima istituzione per gli effetti che da essa provengono sia in termini di offerta formativa sia per gli aspetti di stimolo che può dare alla crescita del tessuto socio-economico del territorio. Eppure in questo momento sembra che nessuno abbia a cuore il destino di quest’importante istituzione, attraversata da una pesantissima crisi, derivante per lo più, dal venir meno dell’apporto dei soci che l?hanno costituita; una crisi che ne potrebbe segnare la fine, anche se vi sono le condizione, tutte, per metterne in sicurezza la vita.
“Basterebbe serrare le fila – dice il Segretario confederale della Cgil, Salvatore Terranova – sedersi attorno ad un tavolo per costruire un percorso di salvaguardia di questa istituzione che risulta fondamentale nello sviluppo delle prospettive formative irrinunciabili per il nostro territorio, perché senza università le nostre città entro le mura della Provincia non sarebbero più ciò che sono e ciò che potranno essere. Basterebbe una sinergia tra le parti per deliberare un percorso che incide sulla consapevolezza che delle proprie potenzialità può sviluppare un territorio”.
Per questo, per il ruolo che l’università ha nel contribuire alla creazione della percezione che una comunità ha di se stessa, in continuità con le azioni in precedenza avviate, il sindacato ribadisce la necessità che venga fissato, al più presto, l’incontro richiesto in precedenza.
Consorzio Universitario Ibleo. La Cgil: “Sediamoci e discutiamone”
- Luglio 10, 2013
- 3:32 pm
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