PRG di Monterosso Almo. Salvatore Pagano: “Il paese che vorrei ” nonchè presidente del Consiglio Comunale uscente

Nella foto Salvatore Pagano candidato a sindaco del Comune di Monterosso AlmoSul Piano Regolatore Generale di Monterosso Almo interviene Salvatore Pagano presidente del Consiglio uscente , per la vecchia amministrazione, nonchè candidato a sindaco per la lista “Il paese che vorrei “. Un fatto storico che deve uscire dalle stanze chiuse e dai dibattiti bizantini per diventare patrimonio comune dei cittadini è quanto afferma in maniera forte Salvatore Pagano. Poi continua nella sua lunga dichiarazione ribadendo che ” il Piano Regolatore appartiene ai Monterossani : non è prerogativa della maggioranza consiliare che deve imporlo alla Minoranza nè quest’ultima mirare allo sfaldamento della maggioranza per attribuirgliene la colpa; se la minoranza legata al Sindaco Buscema ha delle proposte integrative, migliorative o un’idea alternativa che lo dica e lo sostenga pubblicamente evitando tatticismi che hanno il solo scopo di fare abortire una grande idea: un piano a misura dei monterossani . Parlo adesso , parlo come cittadino , parlo per rispondere alla mia coscienza che me lo impone , parlo affinchè nessuno possa dirmi di non averlo fatto quando andava fatto! Le mie parole ed i miei pensieri non vincolano nessuno né vogliono convincere altri; esprimono in modo chiaro e compiuto ciò che io penso su una materia fondamentale per il futuro di Monterosso : la revisione del Piano regolatore generale.Come Presidente del Consiglio uscente durante la passata amministrazione insieme alla maggioranza e minoranza consiliare abbiamo deliberato all’unanimità le Linee direttive per la revisione del Piano che partivano dalla constatazione evidente a tutti che il Piano approvato nel 2003 è nato morto perché poggiava su un impianto concettuale errato come i fatti hanno dimostrato: nessuna o scarsissima propensione all’edificazione , tanto nel centro storico, allargato a dismisura e ingessato, che nelle Zone C di espansione semintensiva individuate in un’area staccata dal corpo del Paese priva di opere di urbanizzazione primaria necessarie per il rilascio di concessione edilizie.L’idea errata che ne era alla base prevedeva nelle Zone C ad alta densità fondiaria, la creazione di una Monterosso Almo Bis con possibile innesco di meccanismi speculativi, allargava a dismisura il centro storico anche ad aree che di valore storico ne hanno poco e lasciava le aree perimetrali al paese come Zone Agricole; quelle che ne sono il prolungamento naturale lungo la direttiva del viale Giovanni Paolo II, già urbanizzate: luce, acqua e strada perfettamente agibile, ex statale 194.Le linee Direttive hanno capovolto questo nefasto impianto urbanistico è proposto uno innovativo che poggia su questi criteri: ridisegno e recupero del centro storico , recupero delle aree perimetrali all’abitato, abbandono della Monterosso Bis: sbagliata urbanisticamente, storicamente ed antieconomica e creazione di aree di espansione a bassa densità edilizia fondiaria che permetteranno di attuare uno sviluppo ordinato ed equilibrato. L’area destinata a zona C a bassa densità fondiaria: taglierà le gambe alla speculazione edilizia e permetterà a tutti di costruirsi un’abitazione degna; Quest’ultima area è legata al paese, ha quasi interamente le opere di urbanizzazione primaria , luce, acqua e strade illuminate, ricopre un’area di più di ottantamila metri quadrati dove hanno proprietà e case i monterossani che hanno votato tanto la Lista “ lista il paese che vorrei Pagano Sindaco” , che quella legata al Sindaco in carica Buscema “.

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