Consiglio comunale di Ispica. Monaca: “L’Opposizione al lavoro mentre l’Amministrazione tace”

paolo monacaIl silenzio dell’Amministrazione durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale di martedì 9 Luglio è un segnale preoccupante. Specialmente perché si sono affrontanti diversi problemi e argomenti che riguardano tutta la città: l’attuale stato in cui versa il Cimitero comunale, la concessione gratuita dell’Oasi dell’Anziano riconosciuta a privati, la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà per le cooperative edilizie, la mancata apertura del chiosco di Piazza Unità d’Italia e i mancati introiti dalla raccolta differenziata dell’alluminio. Così ritiene il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca, il quale fa rilevare che nonostante l’urgenza e l’importanza degli argomenti trattati, “il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso volutamente di tacere, non comunicando nessuna informazione utile e sottraendosi al civile e democratico confronto nei riguardi del Consiglio e della città. Invece le poche (e confuse) affermazioni sostenute dall’amministrazione sono state contraddistinte dal solito atteggiamento superbo e minaccioso.
Malgrado l’evidente atteggiamento ostruzionistico subito, come opposizione non abbiamo voluto ulteriormente ed inutilmente polemizzare con l’Amministrazione e con il Sindaco, volendo piuttosto concentrarci sugli atti concreti da sottoporre al giudizio del Consiglio.
Abbiamo preso atto dei troppi disagi e delle gravi criticità in cui versa il cimitero comunale e dato indirizzo all’amministrazione di attivarsi urgentemente al fine di ripristinare l’agibilità degli uffici, della camera mortuaria e del locale custode, così come da anni segnalato dai tecnici della prevenzione dell’ASP di Ragusa; di procedere alle esumazioni ordinarie e alle estumulazioni straordinarie richieste dalle Società di Mutuo Soccorso di Ispica; di predisporre gli atti necessari per la costruzione di nuovi colombari comunali, al fine di sopperire alla mancanza di loculi; di procedere all’assegnazione dei suoli, dei manufatti liberi e delle tombe in disuso o abbandonate.
Riguardo la concessione in comodato d’uso dell’aria comunale denominata Oasi degli Anziani, abbiamo constatato che non si evincono né le ragioni di interesse pubblico della concessione in ordine alle finalità dell’atto deliberativo né viene utilizzata nessuna procedura normativa circa la individuazione del concessionario, e per questo abbiamo dato indirizzo alla giunta di revocare la deliberazione n. 53 del 6.6.2013.
La proposta inerente la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà, finalizzata a promuovere il riscatto del suolo in favore dei concessionari quali singoli proprietari superficiari assegnatari dalle cooperative edilizie convenzionate e le singole cooperative edilizie in diritto di superficie, è stata rinviata al proponente ufficio urbanistica in quanto insufficiente e incompleta relativamente alla normativa di riferimento.
In seguito – prosegue Monaca – abbiamo dato indirizzo alla Giunta affinchè provveda, in tempi celeri, all’ apertura del nuovo chiosco di Piazza Unità d’Italia, mantenendo la destinazione di utilizzo del precedente chiosco.
Infine, sull’interpellanza relativa la raccolta differenziata abbiamo ascoltato il sindaco rispondere e confermare (ahimè) le perplessità descritte: ovvero il mancato introito di quasi 4 anni di raccolta differenziata di alluminio. Se non avessimo noi attenzionato tutto ciò, chi lo avrebbe fatto? Com’è possibile che nel 2013 un’amministrazione che si definisce efficiente e moderna, dopo quasi 4 anni non abbia mai verificato e tracciato tutto l’alluminio differenziato dai cittadini? Quali sono le ragioni per le quali l’Amministrazione comunale non ha ancora intrapreso le azione utili per riscuotere tali crediti derivanti dalla raccolta e consegna di tale materiale? Ma soprattutto, dove si trova tutto l’alluminio raccolto?
A questi, e ad altri, interrogativi nessuno si è degnato di dare risposta. Mai Ispica si è ritrovata in una situazione illogica e paradossale come questa”.

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