Operazione “Drill” a Pozzallo. Nominati due consulenti per le trascrizioni telefoniche

pietro latinoNominati due consulenti tecnici d’ufficio sollecitati dal pubblico ministero, Veronica Di Grandi, per lo sbobbinamento delle intercettazioni telefoniche contenute nel fascicolo del processo all’operazione antidroga “Drill” che il 28 marzo del 2012 portò all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti pozzallesi, responsabili, a vario titolo, della gestione di una “piazza” di spaccio di droga nel centro di Pozzallo. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, ha concesso ai due periti 90 giorni di tempo, come da richiesta, per portare in udienza le trascrizioni. Imputati sono i fratelli Emanuele Scarrozza, 32 anni, pregiudicato, e Carmelo Scarrozza, 33 anni, camionista, entrambi difesi dall’avvocato Enrico Platania; Giuliano Giurdanella, 22 anni, incensurato, difeso dagli avvocato Carmelo Scarso, Michele Frasca, 28 anni, marittimo, che all’atto dell’esecuzione delle ordinanze si trovava a Genova dove lavorava in un cantiere navale, difeso dall’avvocato Platania; Corrado Burrafato 35 anni, che si trovava imbarcato su un mercantile e poi rientrato a Pozzallo quando era venuto a conoscenza di essere ricercato(è difeso dall’avvocato Enzo Galazzo). Indagati, ma senza alcuna misura afflittiva a carico, Donato Angileri, 31 anni, di Pozzallo, difeso dall’avvocato Ignazio Galfo; Roberto Blandino, 29 anni, difeso dall’avvocato Pietro Latino; Enrico Galazzo, 29 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Floridia. Altri due indagati Carmelo Roccasalva, 26 anni, modicano, e Rosario Roccasalvo, 21 anni, di Pozzallo, difesi dall’avvocato Vincenzo Iozzia, avevano scelto davanti al Gup l’abbreviato. Per tre di questi ultimi era stato disposto il divieto di dimora a Pozzallo. I fratelli Scarrozza furono ritenuti i principali punti di riferimento del giro di droga che interessava soprattutto Piazza delle Rimembranze, ma anche le zone limitrofe. Lo spaccio arrivava fino ai comuni viciniori, tra cui Modica. Nel corso delle indagini i militari dell’Arma sequestrarono oltre 40 grammi di marijuana detenuta da una ventina di assuntori fermati subito dopo la cessione da parte degli spacciatori.

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