RAGUSA. IN PIAZZA SAN GIOVANNI LA MANIFESTAZIONE “OPERATION HUSKY 2013” PER RICORDARE I SOLDATI CADUTI IL 13 LUGLIO DEL 1943 IN OCCASIONE DELLO SBARCO DEGLI ALLEATI IN SICILIA

husky ragusaTredici marciatori canadesi accompagnati dal suono di sei cornamuse di una piccola banda di connazionali, ha sfilato per la Via Roma fino a giungere ai piedi del Monumento ai Caduti sul sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista. Si è aperta così la manifestazione “Operation Husky 2013”, promossa dall’Associazione “Canada Company Quebec” con la collaborazione del Comune di Ragusa, svoltasi stamani a Ragusa, per ricordare tutti i militari caduti il 13 luglio del 1943 in occasione dello sbarco delle forze alleate in Sicilia.

A fare gli onori di casa è stato il Sindaco Federico Piccitto che, alla presenza di numerose autorità militari e rappresentanti delle associazioni combattentistiche, ha dato il benvenuto agli ospiti guidati dal capo della delegazione canadese Steve Gregory, ideatore della manifestazione. Dopo la cerimonia dell’alzabandiera con i vessilli italiano e canadese issati nei due pennoni, sono state deposte delle corone d’alloro sul Monumento ai Caduti.
Primo a prendere la parola nel corso della cerimonia è stato Steve Gregory che ha ricordato la partecipazione delle truppe canadesi alle operazioni di sbarco delle forze alleate in Sicilia il 13 luglio del ’43. “Lo spunto di organizzare questa manifestazione – ha detto – è stata preso da un progetto realizzato nelle nostre scuole con l’intento di far conoscere ai giovani questa importante pagina della storia che ricordiamo oggi a Ragusa”.
Il Sindaco Piccitto oltre a ringraziare gli organizzatori della manifestazione ha voluto sottolineare la valenza dell’incontro ragusano. “Siamo qui – ha detto il primo cittadino – per ricordare tutti i soldati caduti il 13 luglio del 1943 e soprattutto per affermare fortemente il principio che la guerra deve essere da tutti noi sempre rifiutata. Il sacrificio dei caduti deve servirci come monito e far sì che questi terribili episodi non debbano ripetersi mai più”.

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