Incidente sul lavoro. Modica, dissequestrato il “dosa-grano”

molino della conteaE’ stato dissequestrato il dosa-grano del Molino della Contea di Via Fontana, “teatro”, dell’incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 11 febbraio quando ne rimase vittima un operaio, G.A., 45 anni, al quale è stato necessario amputare un braccio. Il dissequestro è stato possibile dopo che nella struttura sono state apportate le modifiche previste dalle norme sulla sicurezza sul lavoro. Frattanto il consulente tecnico d’ufficio, Rosario Sinatra di Catania, ha depositato la sua perizia che la magistratura inquirente sta valutando. Alla vittima, nel frattempo, è stata riconosciuta l’invalidità permanente ed è stato quindi ritenuto inidoneo al lavoro. Si attende che la proprietà dell’azienda decida se destinarlo a ruoli compatibili con le sue nuove condizioni fisiche o se andare al licenziamento concordato. Nella vicenda c’è una sola persona indagata, l’amministratrice unica della società, P.C., 36 anni, patrocinata dagli avvocati Carmelo Scarso e Salvatore Mezzasalma, mentre l’operaio ha nominato l’avvocato Gaspare Abbate. La Procura aveva avviato due procedimenti penali separati nei quali la donna è accusata, in un caso, di lesioni colpose gravi, e nell’altro la violazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro. I due procedimenti sono stati ora riuniti. Secondo i Carabinieri, che hanno svolto le indagini, nella struttura non ci sarebbero state le necessarie condizioni di sicurezza. L’operaio fu ricoverato all’Ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove gli ortopedici avevano riattaccato il braccio ma poi erano dovuti nuovamente intervenire rimuovendolo a causa del sorgere di un’infezione. Se l’era invece cavata con la frattura di due dita della mano sinistra e lievi escoriazioni il 46enne, C.P., pure lui di Modica, che era intervenuto per soccorrere il collega. La macchina dosa-grano aveva letteralmente risucchiato il braccio della vittima, rimasta imbrigliata attraverso il camice che indossava. Il motore del macchinario era stato disattivato, poi, dagli altri colleghi. L’impianto era stato sequestrato nell’immediatezza dei fatti.

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