Modica. Grande successo per l’incontro “Il lavoro di comunità. Esperienze dalla Sicilia” con la partecipazione di Amico Dolci

amico dolciSi è svolto in un clima di viva partecipazione e grande interesse l’incontro di riflessione “Il lavoro di comunità. Esperienze dalla Sicilia” nella sede della Scuola per Assistenti Sociali “F. Stagno D’Alcontres” di Modica. Il seminario che si configura in un più ampio ciclo di incontri di approfondimento dal titolo “Advocacy e identità professionale dell’assistente sociale” ha visto la partecipazione attiva degli studenti e dei supervisori di tirocinio degli enti, pubblici e privati, convenzionati con la Scuola che da quarant’anni forma professionisti del sociale nel sud-est siciliano. Ospite dell’incontro è stato il musicista Amico Dolci presidente del centro per lo sviluppo creativo “Danilo Dolci”.
Ad aprire i lavori è stato il Direttore della Scuola per Assistenti Sociali “F. Stagno D’Alcontres” Gian Piero Saladino che nel ringraziare gli ospiti e gli intervenuti ha anche ricordato Danilo Dolci rievocando lo spaccato di una Sicilia che ha fatto valere i propri diritti nonostante le avverse condizioni sociali e territoriali. Il Direttore Saladino ha anche ricordato il metodo utilizzato da Danilo Dolci di una lotta non violenta per l’affermazioni delle idee e del metodo della maieutica quale ampio coinvolgimento del popolo nella rivendicazione dei diritti.
La dottoressa Matilde Sessa, coordinatrice dei tirocini della Scuola per Assistenti Sociali “F. Stagno D’Alcontres” ha fatto un breve escursus storico circa il ruolo dell’assistente sociali in Sicilia quale intercettatore e allo stesso tempo motore del cambiamento nel sociale. La dottoressa Sessa ha anche parlato della creatività che l’assistente sociale deve necessariamente utilizzare nel proprio lavoro nel continuo processo d’aiuto nei confronti dell’utente e della società. Nel pieno recepimento messaggio di Danilo Dolci, il coinvolgimento del territorio nella realizzazione dei servizi in funzione di un miglioramento della società attraverso meccanismi di democrazia partecipata è elemento fondamentale nel lavoro dell’assistente sociale. In questa ultima direzione di può parlare dell’assistente sociale quale agente di sviluppo locale.
Il musicista Amico Dolci ha dapprima presentato il documentario sulla vita del padre Danilo che è stato proiettato nell’auditorium della Scuola ed ha poi illustrato il metodo utilizzato all’interno del centro di sviluppo creativo che gestisce. L’esperienza di Danilo Dolci ha permesso al centro ed ai suoi fruitori di poter accedere a modalità educative di compartecipazione e studio davvero uniche. Il centro per lo sviluppo creativo impiegando l’insegnamento di Dolci piuttosto che dispensare verità preconfezionate, ritiene che nessun vero cambiamento possa prescindere dal coinvolgimento, dalla partecipazione diretta degli interessati. La sua idea di progresso valorizza la cultura e le competenze locali, il contributo di ogni collettività e ogni persona. Nel centro per lo sviluppo creativo “Danilo Dolci” rivive la modalità di operare che si rifà alla maieutica socratica.
A moderare l’incontro, che si è concluso con gli interventi dei partecipanti, è stata l’ideatrice dell’incontro la professoressa di Principi e fondamenti del Servizio sociale e Metodi e tecniche del servizio sociale nel Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale, la dottoressa Tiziana Tarsia.

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