Si è svolta stamani presso la sede dell’associazione “Partecipiamo” la conferenza stampa volta ad illustrare la petizione popolare per richiedere l’istituzione del Registro delle Unioni Civili anche a Ragusa, dopo l’esempio nazionale di Milano e Palermo. I relatori Giovanni Iacono, Paolo Frasca e Marco Dimartino hanno illustrato l’iter svolto per la presentazione della petizione, sottolineando l’impegno notevole nel dialogo con i cittadini, che ha portato alla raccolta di oltre 400 firme che sono state presentate e protocollate ieri al Comune di Ragusa. Si è evinto da tale iniziativa che la cittadinanza, dal singolo cittadino ad esponenti di varie associazioni, ha dimostrato un interesse oltre le aspettative, data la particolarità del tema affrontato.
Il Comune ha 60 giorni di tempo per dare una risposta motivata alla petizione attuata nelle forme e nei modi indicati dall’art. 8,3 dello Statuto comunale, e i relatori si sono detti fiduciosi dell’approvazione e che il progetto diventi presto realtà.
“Abbiamo dovuto spiegare nel dettaglio l’iniziativa a ciascuno dei firmatari della petizione – ha detto Frasca. Abbiamo cercato, soprattutto, di chiarire ai cittadini che il Registro delle Unioni Civili non si pone in antitesi con l’istituto del matrimonio ma cerca soltanto di attenuare, almeno in ambito di delibere comunali, la situazione di obiettivo svantaggio delle coppie di fatto rispetto a quelle tradizionali. Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le coppie conviventi condizioni non discriminatorie, evitando condizioni di svantaggio economico e sociale.”
A seguire l’intevernto di Giovanni Iacono. “Sono sempre di più, anche a Ragusa, le coppie che convivono senza essere sposate – ha dichiarato Giovanni . Con l’istituzione del Registro delle Unioni Civili il Comune di Ragusa ha la possibilità di lanciare un messaggio chiaro e preciso a tutte le coppie conviventi che vivono una situazione sfavorevole. Si tratta di un piccolo passo in attesa che il Parlamento legiferi su una materia così importante e delicata, in modo da riportare l’Italia allo standard degli altri paesi europei in materia di diritti civili.
Come presidente del Consiglio comunale di Ragusa – ha proseguito Iacono – mi impegnerò perché l’argomento venga discusso in consiglio comunale, che è l’organo più indicato a deliberare su questioni di questo tipo.
Mi preme in questa sede sottolineare il grande lavoro svolto dai nostri associati – ha proseguito Iacono. Non si sono limitati solamente alla raccolta delle firme ma hanno studiato a fondo la materia, fino a proporre al consiglio comunale e alla giunta una documentazione completa che prevede anche una “bozza di regolamento delle unioni civili”, e financo una vera e propria “guida alle unioni civili” e “una bozza di contratto di convivenza”.
Marco Dimartino ha voluto porre l’attenzione sulla petizione popolare che rappresenta uno strumento di partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale, come previsto dallo statuto comunale. “E’ la seconda volta che ricorriamo alla petizione popolare per dare un impulso all’amministrazione comunale. La collaborazione attiva della cittadinanza alle questioni amministrative rappresenta uno dei punti cardine su cui si fonda la nostra associazione. Abbiamo intenzione perciò, nel futuro prossimo, di ricorrere ancora a questo e agli altri strumenti di partecipazione concreta dei cittadini all’amminstrazione della città previsti dallo statuto.”
I tre rappresentanti di Partecipiamo hanno colto l’occasione per ringraziare tutti i cittadini che col loro spontaneo contributo, che a volte è andato ben oltre la semplice sottoscrizione della petizione e si spinto fino alla partecipazione attiva e collaborativa con l’associazione promotrice, hanno reso possibile il raggiungimento dell’obiettivo prefissato e indicato dallo Statuto comunale.
Ragusa. Istituzione Registro delle Unioni Civili. Conferenza presso la sede di “Partecipiamo”
- Luglio 16, 2013
- 5:10 pm
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