Comiso, interrogato in ospedale Mirko Bottari, il giovane che ha ucciso ieri il padre

Mirko BottariMirko Bottari, il 21enne che ieri ha ucciso il padre non vedente, Vincenzo Arcidiacono, cospargendolo di benzina e bruciandolo vivo, è in stato di arresto al “Regina Margherita”, nosocomio di Comiso, per avere riportato delle ustioni di primo e secondo grado agli arti inferiori. Bottari è cosciente ed ha risposto, nella tarda serata di ieri, a tutte le domande degli inquirenti. L’omicida avrebbe ammesso di aver agito con il chiaro intento di uccidere il padre, per dissidi familiari che, da tempo, si erano fatti più frequenti ed insistenti. Il Bottari, fra le altre cose, sembra non sopportasse che il padre (molto noto in città, per il lavoro di centralinista in Ospedale) – a cui chiedeva ripetutamente denaro -, lo donasse invece alla donna che l’accudiva, dato il suo stato di soggetto ipovedente. Ieri pomeriggio – avrebbe raccontato lo stesso Bottari agli inquirenti -, l’omicida sarebbe arrivato con un bidoncino di liquido infiammabile sul luogo del delitto, cioè nell’abitazione che aveva diviso col padre che, però, lo aveva cacciato da un paio di mesi proprio per le continue ed insistenti richieste economiche. L’omicida subito dopo aver dato alle fiamme il padre sarebbe scappato ma, rintracciato dagli agenti del commissariato, non avrebbe opposto resistenza al fermo. La salma della vittima è stata trasportata all’istituto di medicina legale per sottoporla alla ricognizione cadaverica, in quanto ai fini delle indagini, gli inquirenti vogliono capire se l’uomo sia stato accoltellato ed ucciso, prima di essere dato alle fiamme. L’abitazione dove si è consumato l’omicidio è inagibile e sotto sequestro. Il giovane accusato di omicidio, era già conosciuto alle forze dell’ordine per uso di sostanze stupefacenti. I vicini, infine, hanno riferito che negli ultimi mesi i contrasti fra i due si fossero fatti più frequenti e più furiosi, tanto da sentire spesso le urla provenire dalla villetta. Gli inquirenti hanno anche riscontrato che, sulla pagina “facebook” di Mirko Bottari, figuravano da giorni, immagini di violenza inaudita, come una donna massacrata in un bagno pubblico mentre un uomo si accingeva ad orinare.

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