On. Nino Minardo: Apertura e dialogo tra le parti per affrontare concretamente le problematiche del settore dell’autotrasporto siciliano; istituire un tavolo di confronto chiaro e definitivo al fine di trovare possibili soluzioni a favore della categoria.

nino minardoLe notizie di questi giorni riguardo l’annunciato fermo, i primi giorni del mese di agosto, del comparto dell’autotrasporto siciliano mi induce ad evidenziare il fatto che occorre l’immediata istituzione di un tavolo di confronto da parte del Governo al fine di mettere in atto ogni possibile iniziativa per andare incontro alle esigenze della categoria che da anni rivendica le soluzioni di diverse istanze sfociate in proteste, manifestazioni e fermi con conseguenze abbastanza critiche. E’ quanto dichiara l’on. Nino Minardo il quale sottolinea l’importanza di un dialogo aperto tra le parti per trovare giuste ed opportune soluzioni.
La categoria in provincia di Ragusa conta un alto numero di occupati ed è particolarmente penalizzata per la mancanza di infrastrutture e per la non facile percorribilità di quelle esistenti che inducono gli autotrasportatori ad affrontare percorsi più lunghi e lenti che incidono sull’aspetto economico dell’attività.
Per questo motivo l’on. Nino Minardo, ha interrogato i Ministri dell’Economia e delle Infrastrutture e Trasporti in merito al problema più impellente rivendicato dagli autotrasportatori ovvero l’erogazione dell’Ecobonus, bloccata dal 2010 dall’Unione Europea. L’incentivo per gli autotrasportatori siciliani e quelli iblei è quanto mai necessario vista la carenza infrastrutturale, come detto, per cui, ci sono maggiori oneri per il traghettamento e l’obbligo dell’utilizzo delle navi per andare sul continente.
Minardo ha chiesto al Governo quali misure intende adottare affinchè l’Unione Europea consenta l’erogazione degli incentivi pregressi ed eventualmente, nell’ipotesi di un ulteriore irrigidimento dell’Unione Europea, a quali altre forme di incentivi intende ricorrere per il triennio 2013-2015. Sono convinto che il comparto dev’essere sostenuto concretamente altrimenti si rischia che la protesta non porti a nessuna soluzione ma invece può arrecare un danno economico in primo luogo agli stessi autotrasportatori e di conseguenza a tutto ciò che è collegato al comparto.

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