Modica, la tragedia di Contrada Gisira. Altri particolari. Oggi i funerali di Scollo

imageOggi pomeriggio si svolgeranno nella chiesa madre di Rosolini, alle 17, i funerali del bancario modicano Giorgio Scollo Abeti, 39 anni, deceduto domenica mattina mentre lavorava nei campi di famiglia, in Contrada Gisira Pagani, ai confini tra i territori di Modica, Noto e Rosolini. La vittima era dipendente della Banca Intesa San Paolo, all’incrocio tra Via Nazionale e Via Caitina, e viene descritta come un impiegato sempre disponibile e pronto a risolvere ogni problema dei clienti. Sull’incidente emergono nuovi particolari: Scollo Abeti stava lavorando, come faceva sempre nei giorni liberi, alla guida di un cingolato che trainava un rullo per pulire le zone sottostanti gli alberi di carrubo. Con lui c’era il padre, pensionato, con il quale sussisteva un rapporto che andava al di là delle due rituali figure(il rapporto viene descritto dagli amici come due fratelli, due amici intimissimi). Ed e’ stato proprio il genitore a lanciare l’allarme quando il figlio e’ sbalzato all’indietro dal trattore ed ha battuto la testa contro il telaio del rullo. L’uomo si è reso conto immediatamente della tragedia ed ha preso a correre, gridando, attraverso il sentiero che consente di raggiungere la casa. La moglie e’ corsa fino a raggiungere il figlio e si è accasciata, addolorata, sul corpo privo di vita che presentava un’ampia ferita alla testa e la frattura del cranio. Il padre della vittima e’ riuscito a lanciare l’allarme e dopo pochi minuti sono arrivati amici e conoscenti e poi anche la polizia. Per raggiungere il posto e prelevare il cadavere e’ stato necessario utilizzare un fuoristrada a bordo del quale sono saliti, oltre al conducente(un ispettore della polizia locale), il titolare dell’agenzia di pompe funebri e gli agenti del commissariato, che hanno potuto solo constatare il decesso già annunciato dal padre(successivamente e’ avvenuta la ricognizione cadaverica da parte del medico legale). Giorgio Abeti Scollo, mentre passava sotto uno degli alberi, e’ rimasto imbrigliato tra i rami che gli hanno letteralmente bloccato le braccia per cui non ha potuto attivare la frizione e il freno che in questi mezzi sono manuali. Mentre il veicolo ha proseguito regolarmente la sua marcia, il poveretto e’ stato sbalzato via dal sedile facendo un volo all’indietro cadendo violentemente al suolo e sbattendo la testa, inesorabilmente, contro il telaio del rullo. La morte e’ avvenuta sul colpo.

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