Modica,è allarme randagismo ma nessuno fa niente. Iabichella(Cittadini Liberi):”Assurdo, inaccettabile e vergognoso.”

giorgio iabichella“E’ assurdo che dei volontari che accudiscono 50 cani (cosi’ si legge nella nota diramata ieri da alcuni giornali) debbano chiedere l’aiuto ai cittadini per sopperire alla mancanza di fondi per curare o addirittura salvare un cane. E’ inaccettabile che un comune come Modica non sia riuscito, negli anni passati, a mettere in funzione un canile costato 300mila euro. È vergognoso che detti volontari debbano elemosinare le somme necessarie per salvare la vita di un cane randagio, quando la normativa in tema di lotta al randagismo e’ chiarissima.” Questa la dichiarazione/sfogo del sindacalista Giorgio Iabichella che ha inviato al Sindaco, al Direttore dell’Ufficio veterinario, una missiva, chiedendo di rendicontare la cittadinanza su quanto e’ stato fatto, sulla reale situazione che attualmente vige contro il randagismo e soprattutto quali saranno le iniziative che intraprenderanno nei prossimi mesi per reperire le somme necessarie a poter garantire la sopravvivenza degna degli animali recuperati nel territorio modicano.
I sindaci devono garantire(così come recita la legge regionale 3 luglio 2000 n. 15) “per i cani sprovvisti di proprietario in assenza di rifugi sanitari pubblici, anche in consorzio tra Comuni, il servizio di pronto soccorso direttamente o in convenzione con strutture veterinarie autorizzate”,
e le Aziende Sanitaria veterinarie devono “Provvedere alla assistenza sanitaria dei cani ospitati nei rifugi sanitari pubblici e nei rifugi per il ricovero pubblici e adottare protocolli d’intesa con le Associazioni per la protezione degli animali per specifici interventi per il controllo del randagismo” e poi ancora “Provvedere alla fornitura farmaceutica, dei vaccini e del materiale ambulatoriale necessario al funzionamento degli ambulatori veterinari attivati di concerto con il Comune, dei rifugi sanitari pubblici e dei rifugi per il ricovero pubblici ove opera direttamente il servizio veterinario della Azienda Sanitaria Provinciale”.
“Le Leggi ci sono, ed i finanziamenti del Ministero della Salute e della Regione pure, perche’ non ci attrezziamo per recuperarli?” Si chiede Iabichella, ed ancora “perche’ i volontari che trovano un cane per strada devono andare ad elemosinare l’aiuto ad un veterinario privato o ai cittadini?”

“Forse non si comprende che l’allarme randagismo esiste e non e’ un problema di “altri”, ma e’ nostro. Il Sindaco si dia da fare, nomini una commissione speciale che verifichi costantemente la situazione del randagismo nel territorio e soprattutto che istruisca le pratiche per accedere ai finanziamenti del Ministero.
La misura e’ colma, il neo Sindaco, quale massima autorità sanitaria della città dia immediate risposte ai volontari, alle associazioni e soprattutto ai cittadini, ovvero faccia quello che il suo predecessore avrebbe dovuto fare.”

Iabichella dichiara in conclusione di aver messo a conoscenza dei fatti, il Prefetto di Ragusa, il Commissario dell’Asp 7 e la Procura della Repubblica, facendo anche una descrizione dettagliata dell’iter seguito dalla precedente Amministrazione Comunale per la costruzione del rifugio sanitario, costato oltre 300 mila euro (pare gia’ saldato alla ditta costruttrice) ma mai collaudato e certificato.

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