Il diritto di cittadinanza ai cittadini stranieri nati in Italia ma a partire dal sedicesimo anno di età. E’ quanto prevede il disegno di legge presentato dai senatori del gruppo Grandi Autonomie e Liberta’, a prima firma di Laura Bianconi e sottoscritto da Mario Ferrara, Antonio Scavone, Giovanni Bilardi, Giovanni Mauro, Giuseppe Compagnone, Lucio Barani, Luigi Compagna e Paolo Naccarato. Il provvedimento intende modificare la legge in materia di cittadinanza (il secondo comma dell’art. 4, della legge 5 febbraio 1992, n. 91) ed è composto da un solo articolo. “Lo straniero nato in Italia – si legge nel provvedimento – diviene cittadino: a) se, al raggiungimento dei sedici anni, abbia risieduto legalmente senza interruzioni nel territorio della Repubblica; b) se, al raggiungimento della maggiore età, dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana e, a tale data, risieda legalmente da almeno cinque anni nel territorio della Repubblica”. Dunque, la proposta è volta ad introdurre l’acquisto della cittadinanza italiana secondo il principio dello ius soli, sganciandolo dall’elemento volontaristico e anticipandone l’operatività. Si vuole pero’ evitare che il semplice fatto di nascere in Italia possa comportare automaticamente l’acquisto della cittadinanza, ipotesi di ius soli puro, che non è previsto in alcun paese europeo e che comporterebbe grossi problemi, specie se il nucleo familiare non è stabile o è da poco tempo in Italia. Invece, essere italiani al sedicesimo anni di età, spiegano i senatori nella relazione introduttiva al ddl, “potrebbe comportare benefici in relazione allo svolgimento di attività lavorative in Italia (concorsi pubblici o svolgimento del servizio militare)”. Infine, il nuovo articolato prevede che i procedimenti amministrativi di concessione della cittadinanza, ovvero le dichiarazioni di inammissibilità, siano conclusi entro 60 giorni dalla data di presentazione della istanza.
IMMIGRATI: GAL SENATO PRESENTA DDL, IUS SOLI MA A PARTIRE DAI 16 ANNI
- Luglio 25, 2013
- 9:01 pm
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