I militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa sono intervenuti nella tarda serata di ieri a Giarratana per bloccare e identificare un abitante del luogo, colto in flagranza a rubare cipolle a un imprenditore agricolo suo compaesano.
Intorno alle 23.30 un imprenditore agricolo della cittadina montana ha telefonato al numero unico europeo di pronto intervento 112. Il militare della centrale operativa del comando provinciale carabinieri di Ragusa, avuta notizia del furto in atto, ha mandato un’autopattuglia che a spron battuto s’è recata sul posto dove ha potuto agevolmente fermare un non più giovane improvvisato ladruncolo giarratanese, R.L., che ormai quasi cinquantenne aveva deciso di dedicarsi al crimine ma, data l’evidente inesperienza, è stato beccato subito, o quasi. L’uomo aveva deciso di appropriarsi illegalmente delle cipolle, della pregiata qualità “Cipolla di Giarratana” “premiata” con marchio P.A.T. (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) dal Ministero delle politiche agricole, al fine di rivendersele per arrotondare il proprio stipendio di operaio. L’uomo aveva già preso tre casse, per un peso di settanta chilogrammi e un valore all’ingrosso di qualche decina di euro, al dettaglio forse poco più di cento euro. Evidente che la spesa non valga l’impresa. Ora il ladruncolo in erba ci rimetterà molto più di cento euro tra spese legali e multa, che sebbene incensurato potrebbe essergli applicata dal giudice oltre alla reclusione per il reato ipotizzato: furto aggravato!
Le celebre cipolla, oggetto addirittura di una sagra tra le più amate della provincia iblea è nel suo migliore periodo, viene estratta dal terreno infatti tra luglio e agosto e venduta anche fuori provincia. Forse l’operaio 49enne pensava di rivendersele in maniera ambulante lungo le strade, come spesso accade di vedere. Fatto sta che le care cipolle gli sono risultate davvero indigeste e forse gli passerà la voglia di mangiarsele alla prossima festa paesana…