Tre condanne per altrettanti giovani che avevano scelto il rito abbreviato nel processo riguardante la maxi operazione antidroga “Torre Cabrera” nella quale un consistente gruppo di pozzallesi e’ accusato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il Gup del Tribunale di Modica, Maria Rabini, ha inflitto la pena più pesante a Leandro Scolaro, difeso dall’avvocato Francesco Antille, cioè quattro anni e otto mesi di reclusione e ventimila euro di multa(la richiesta era di sette anni e dieci mesi). Due anni e dieci mesi oltre alla multa di diciottomila euro sono stati inflitti ad Andrea Di Stefano, difeso dall’avvocato Salvatore Pappalardo, mentre Giuseppe Ciccazzo, difeso all’avvocato Salvatore Rustico, è stato condannato a due anni di reclusione e diecimila euro di multa(la richiesta per entrambi era di quattro anni e sei mesi e 20 Mila euro di multa). La maxi operazione fu eseguita dai carabinieri a Pozzallo nel mese di giugno del 2012 e coinvolse una ventina di giovani del luogo. Nelle scorse settimane avevano patteggiato un anno di reclusione Stefania Terranova, e quattro anni e quattro mesi, Vittorio Pizzo. Altri quattordici giovani sono imputati nel processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore. Si tratta di Giovanni Ammatuna, Graziano Arena, Danilo Arrabito, Giovanni Biazzo, Debora Borgia, Emiliano Cappello, Giovanni Davide Gambuzza, Sebastiano Morana, Carmela Paolino, Santo Randazzo, Lorenza e Mery Salonia, Samuel Scolaro e Alessia Spadola, tutti di Pozzallo di età compresa tra i 22 e i 32 anni. Debora Borgia è, altresì, accusata del delitto di morte come conseguenza di altro delitto per aver ceduto al giovane pozzallese Luca Arezzo la sostanza stupefacente che ne causò il decesso per overdose
Droga a Pozzallo, operazione “Torre Cabrera”. Tre condanne con l’abbreviato
- Luglio 27, 2013
- 8:48 am
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